IL DESTINO DI CASSANDRA

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IL DESTINO DI CASSANDRA ANCHE OGGI QUELLO DI MOLTI
Il mito di Cassandra, ce lo ricordiamo tutti. Lei annunciò la fine della sua famiglia, della corte, del regno e di tutto il suo popolo. Non taceva mai Cassandra, pur sapendo tali verità che l’avrebbero segnata per sempre e inevitabilmente come una pazza, portatrice lei stessa delle sventure che vedeva incombere su tutti. La crediamo fragile, ma la sua vita porta un peso tale, da farla entrare di diritto nella lista degli eroi più forti nelle epiche storie dell’ Iliade o dell’ Eneide, almeno quanto i grandi sovrani e i combattenti sui campi. Cassandra poteva fuggire, ma rimase fino alla fine, abbracciando anche l’atrocità che già conosceva e a cui non poteva dare alcun cambiamento. Sebbene in chiave meno romanzata, ci sono ancora persone come lei, che ogni giorno cercano di dire la verità, prima dei tempi. Ma questo gesto d’amore viene brutalmente lapidato. Come fare quindi a salvare qualcuno senza incutere paura? In un mondo di profezie nefaste, com’ è possibile si fugga proprio ai gesti d’amore?        

LA SINDROME DI CASSANDRA
Nella psicologia, il nome di Cassandra viene associato a soggetti che effettivamente nella loro “follia”, creano le profezie ed in seguito sono portati ad avverarle con tutte le conseguenze anche per gli altri. Una causa ed effetto quindi. Vedere la fine dell’umanità e non far nulla per impedirlo ci rende i veri colpevoli? Un tema davvero affascinante, se scopriamo che il motivo primo per cui i pazienti sopra descritti fanno da oracolo è quello di colpevolizzarsi da soli per tutti gli altri, portando cioè il peso delle colpe tutto su di sé. Sinceramente oggi chi lo farebbe … ci sono grandi gruppi, personaggi influenti, ma ci sono anche molti interessi, maschere, profitti, nuovi mercati della superstizione, chi si da davvero completamente? Neppure i pazzi alla fine, nel loro meschino orgoglio. Perché certi nomi della storia non muoiono mai neppure nel favoloso XXI secolo? Perché forse sono i veri sacrifici a colpirci! La coerenza! La profezia ci porta a compiere quello che crede la testa. Le scelte prese contro tutti e tutto, a favore di un bene istintivo e disinteressato, contengono forse la risposta.

IL LINGUAGGIO DEL CUORE
Il “cuore” può svelare quello che sempre più sembra sfuggirci, è l’errore che stona in un mondo di buio e caos interiore. E’ più semplice arrabbiarsi, che ad esempio mantenere la calma, rispondendo a qualsiasi provocazione oppure richiesta di aiuto con un silenzioso sorriso, di sincera comprensione e fiducia. Un finto sorriso non ha lo stesso effetto. Un’angoscia interiore, agita e di conseguenza può essere trasmessa, ma la medesima angoscia può venire sedata da un animo ispirato, che conosce la realtà ma rimane fermo, perché crede sempre e comunque nell’esistenza della giusta soluzione. Questa sicurezza deve poggiare su qualcosa di molto solido e non nell’ipotetico tragico epilogo. Chi ama non ha paura di morire, può arrivare persino al massimo sacrificio , quello della propria vita, anche se significa molta sofferenza. Togliersi la vita non ha alcun valore, è una fuga. Scappare è paura. Cassandra ebbe un destino davvero difficile ma non abbandonò mai fino alla fine, la sua sofferenza fu portata all’estremo, ascoltò il suo cuore e si lasciò sopraffare. Pur non potendo cambiare nulla continuò, a fare quello che sentiva, portando con sé le stesse sventure tra il “nemico” vincitore. Tutto questo deve avere un significato talmente grande da sfuggirci nel suo pieno.
Il senso simile a quello di molte vite attuali, che dal loro bisogno di amare sono portate alle azioni più eccessive quanto incomprese. La brutalità di vedere chi ci è più caro andare dritto verso il baratro e rischiare di finirci dentro con loro, con la speranza mai del tutto repressa che possa succedere qualcosa di “miracoloso” grazie solo alla buona volontà. Intanto sarebbe bene non intendere quello che sta succedendo come una fine, e poi partire da dentro di noi per aiutare gli altri, se cadiamo allora si che muore anche l’ultima speranza. Dobbiamo essere più forti della paura e dell’oscuro. Continuiamo a seguire quello che dice il cuore e non scoraggiamoci mai di fronte alle “profezie”.

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