I NUMERI DELLA NOSTRA VITA parte II

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I NUMERI DELLA NOSTRA VITA parteII
Continua il viaggio nel mondo dentro il nostro mondo, dove i protagonisti sono i numeri. Quale influenza possono avere sugli eventi? Veramente qualcuno li può utilizzare a proprio favore oppure a danni di altri? La matematica ha attirato da sempre la nostra attenzione, facendo poi nascere filosofie e religioni che chiedono spiegazioni o risposte precise alla vita. Conoscere i propri numeri può davvero aiutarmi a migliorare? Cosa dice la fantascienza al riguardo poi con le sue storie fantastiche eppure sempre più realistiche?      

SI TROVANO OVUNQUE
I numeri anche quando non li vediamo possiamo essere certi che si trovino in ogni cosa, pare come la concezione con cui nascono i computer, che creano il loro linguaggio dalla matrice di soli due numeri l’1 e lo 0. Quasi tutti ormai stiamo passando quasi solo al mondo virtuale, affidandogli la maggior parte del nostro tempo, e tutto ciò su cui noi lavoriamo, giochiamo, ci confidiamo, fa parte quindi di un mondo artificiale fondato sui numeri. Sembra di essere come in Matrix, cioè possiamo semplicemente essere osservati in una pioggia di dati riconvertiti che si susseguono, raccontando molto di noi pur senza parole precise. Sta quindi li la risposta per anche il mondo reale? Nasciamo dai numeri? Ci riduciamo a una formula, una concezione creata da menti più alte che governano un enorme gioco virtuale?
E’ naturalmente solo una storia di fantascienza che vuole portare a domande differenti e molto più ampie rispetto al consueto, sembra poi dirci che questa è solo una dimensione dentro altre e siamo limitati nel comprenderle. green_butterflyComunque nel linguaggio dei numeri è come se fossimo un libro aperto e con l’avvento della tecnologia si farebbe presto a identificarci con un codice, usandoci poi a piacimento nel momento del bisogno come degli Avatar, già ben calibrati.
In questa realtà tutto è fatto di numeri. Il tempo è una condizione inevitabile, poi numero è anche la tessera sociale, i contratti, le liste degli invitati, la data di nascita, il numero di telefono per rintracciarci … ma anche ciò che è meno fisico e più etereo porta numeri : i sogni, le festività, la smorfia, la cabala, i versetti di libri sacri … la misura di un qualsiasi cerchio porta in sé il segreto di numeri che si ripetono fino all’infinito.
Inevitabile durante anche solo una giornata entrarci in contatto, figuriamoci in mesi o anni, quindi è perfettamente coerente e possibile, accorgersi di avere legami ben precisi con alcuni numeri rispetto ad altri.
Spesso siamo più condizionati da quelli che conosciamo infatti, e li vediamo quindi molto chiaramente, ma tutti quelli che allo stesso tempo il nostro cervello percepisce ma scarta? Credenze, filosofie, nuove dottrine intrise di presagi (con radici molto antiche), sono solo un condizionamento in più. Prendendo da esempio l’astrologia o i tarocchi (spesso uniti insieme) si può notare che in essi c’è sempre il simbolo, associato a calcoli, date, posizione dei pianeti, numero delle case, ed elemento alchemico. A volte quindi quella che sembra divinazione e ci sbalordisce, semplicemente è un calcolo che possiamo fare da soli. Una cosa che mai nessuno ci dirà chiaramente sono le scelte che faremo, la vita infatti la scriviamo strada facendo.

LOTTERIA DELLO SPAZIO
Nel nostro mondo cosi avanzato , rimango sbigottita da come i numeri di un conto in banca, e più specificatamente di quelli nell’importo di un saldo, possano essere delle cifre che in principio portano un simbolo – (meno) ,
cosa che in natura non esiste. Essendo già lo zero una concezione ipotetica del nulla, questo significa che qualcuno ha cambiato lo stato iniziale del nostro tangibile in qualcosa che è inconcepibile.Tutto quello che sta dopo un meno in sostanza, lo si deve creare per compensare… mi voglio riferire a quei debiti che oggi ci gravano addosso, è la nostra più grande prigione invisibile.

tombolaverdeSono sorpresa dall’accanimento nel cercare una vittoria nei giochi e nella fortuna, per saldare un meno e ricevere la somma di un valore che in realtà non corrisponde a nulla (è solo carta stampata ormai), con mezzi poi che ci sono dati dagli stessi che hanno creato tutto questo sistema bugiardo, quante probabilità di giustizia  ci possono venire da chi manca in principio di valori? Perché per aiutarci ci sarebbero molti altri modi se ci pensiamo, non i milioni a uno solo, ma un poco che possa dare sollievo a tutti.
Dalla fantascienza vengono delle belle storie che possono spiegare questa continua manipolazione di gioco e numeri.

In Lotteria dello Spazio di Philip K.Dick , quello che è riconosciuto come il suo primo lavoro, pone l’attenzione su possibili società del futuro (terribilmente ormai attuali) con all’interno sistemi di gioco mondiali che sanno unire la gente e sembra distribuire in modo giusto, risorse e diritti..ma quello che ci dovrebbe interessare, ci vuol dire l’autore, sta dietro tutto questo, nella parte della sua gestione, verso quel  potere che la “fortuna”, può decidere possa diventare di chiunque ma a caro prezzo. Assolutamente una falsa libertà.

Nella serie-tv  dei “Viaggiatori” di cui ho parlato in post precedenti, c’è una puntata interessante si chiama “The luck of the draw”, la fortuna nell’essere sorteggiati, non so se la storia sia tratta da libri ma è particolarmente interessante: si viene infatti a conoscenza di un pianeta Terra “alternativo” dove esiste questo gioco a premi famosissimo, che ti da la possibilità di cambiare vita, in qualche modo non chiaro però prima vendendola a dei terzi privati. L’utopia sta nel venire scelti per andare su altri pianeti, privilegio ancora di poco, che rispetto alla Terra ormai sovrappopolata e con sempre meno risorse, offrono paradisi sempre più idealizzati, raggiungibili ben prima di morire ( contrariamente a quello che dicono le nostre più grandi religioni), quando insomma si è ancora nel pieno di una vita difficile e piena di stenti. Ciò che si scopre, esserci dietro alla vittoria è una verità completamente diversa da ogni immaginazione. La morale forse è fin troppo brutale, a differenza delle vecchie favole qui si sta falciando di netto ogni  speranza dell’uomo moderno.  Verrà sicuramente d’istinto dire in modo sorpreso frasi come: ma si è una storia! Quindi non può essere reale!
Ma ne siamo davvero sicuri?  Non siamo poi cosi distanti anche dall’idea scritta da Shirley Jackson nella sua storia: “La lotteria”. Se per noi la fantascienza di Dick è troppo oltre alla nostra comprensione, ma è proprio tra i suoi giochi di specchi che si può arrivare alla realtà, allora torniamo agli esempi piccoli e ancora legati al passato, agli atteggiamenti e le credenze che ci stiamo portando dentro da secoli. Partendo nelle ricerche da dietro, dall’inizio della nostra storia umana, forse riusciremo con più chiarezza ad andare avanti.

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I NUMERI DI OGGI
Perché diamo cosi importanza allora ai numeri se non crediamo come spesso di dice al sovrannaturale? Ebbene se scoprissimo quelli che contano davvero e li capissimo, forse sapremmo troppo. Vengono infatti usati come
comunicazioni segrete, assolutamente non casuali, vere e proprie firme impresse su fatti che capiamo solo in parte. Scoprire alcuni linguaggi dell’uomo, ancora usati dopo migliaia di anni, sarebbe un bene per salvarci dalle menzogne e metterci in guardia. Quello che sappiamo dei numeri è davvero poco, quindi anche di noi stessi, infatti se fossimo davvero in equilibrio dentro, la loro influenza sarebbe minore.

number23Nel film  Number 23 con Jim Carrey, si parla di una patologia che esiste, l’ossessione compulsiva per quel numero citato nel titolo (ma vale anche per altri), che può portare fino alla pazzia ma a diventare sicuramente un mezzo che trasmette anche agli altri, mentalmente o fisicamente le forze scatenanti del delirio. Se analizziamo il numero 23 ci è spiegato anche come una delle manifestazioni del Diavolo, a mia volta l’ho vissuta anch’io questa vicenda anni fa, e per questo ne parlo, il film uscì in seguito, non ho avuto quindi alcuna influenza iniziale data da libri o altro. Semplicemente qualche tempo prima, fino proprio al ventitreesimo anno di età, vedevo quel numero ovunque, senza cercarlo, senza pensarci troppo, eppure certi giorni si palesava insistentemente con annesse sventure e malesseri. Ma come arrivò all’improvviso questa condizione, se ne andò anche via. Ora è difficile che lo incontri di nuovo cosi facilmente questo numero, non mi da più alcuna sensazione al pari di tanti altri, però non lo dimentico, perché l’esperienza inevitabilmente lo fa associare a qualcosa che ha interagito con forza nella mia fatalità. Quello che mi salvò comunque più volte dal farmi soccombere da quel numero, credo sia stato il fatto di non averlo mai fatto entrare del tutto in me. Ho resistito e continuato a seguire i miei obiettivi con i soliti valori, perché credo che come in altri casi, quello che definiamo male, si manifesta cosi chiaramente, quando stai per fare qualcosa di davvero buono e importante per la tua vita e quella degli altri.

gifanimate140614(1)E come l’idea di un numero infausto, anche l’idea di un numero che non esiste, come quello di un debito non deve toccare il centro, perché sta proprio li la soluzione di ogni problema. Riuscire a capire che fare davvero senza venire soggiogati da paure e falsi pericoli, può essere la cosa più scomoda a qualsiasi profittatore che come al solito si cela per primo nell’ “animale che ride”. Capire che da noi nasce e si mantiene quell’equilibrio perfetto di cui è composta ogni forma di vita, ci rende in grado di poter fare qualsiasi cosa, io naturalmente tifo per il BENE.
Spero sia chiaro.

PRESTO CONTINUERO’ A PARLARE DI NUMERI … CONTINUA

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