I sintomi di un amore malato (I parte)

Spiaggia con fenicotteri

La natura e il suo equilibrio.

I SINTOMI DI UN AMORE MALATO (I PARTE)

Trovandomi a riaffrontare questo tema nella sua pienezza, ancora una volta, di fronte al foglio bianco, le idee si sono affollate. Troppo vasto, troppo profondamente radicato in ogni storia che mi è capitato di vivere o ascoltare. Allora ho deciso cosi per cominciare, di fare in modo di capire sintomi e cause, inquadrando quanto sia ormai diffusa questa nuova malattia globale. L’amore malato è come un virus che mano a mano, di persona in persona, inquadra le fragilità e li affonda il suo veleno oppure si nasconde per uscire in un secondo tempo, sicuramente in ogni caso sempre risulta essere  solo maledettamente nocivo. Riflettiamo bene mentre leggiamo questo piccolo schema, esistono malattie fisiche e queste sono ben riconoscibili, si sa nel maggiore dei casi, da cosa sono portate, e cosi anche come prevenirle ma nel più etereo male interiore cosa sta portando un tale squilibrio? Non può che essere l’uomo stesso perché si conosce e sa dove colpirsi! Pensate forse sia la natura stessa ad attentarci? Ma! Quella è diretta da un equilibrio perfetto e richiede lo stesso da noi creature abitanti, ci da sempre indicazioni, ci avvisa dei nostri sbagli. Ma che non sia allora piuttosto un Dio crudelissimo a cui piace guardarci soffrire cosi senza alcun senso?          Eppure in molteplici modi almeno quanto la natura, anche Esso ci vuol raggiungere e dare i consigli per tutelarci, lo fa con grandi personaggi illuminati per chi ci creda o no, che hanno toccato le nostre vite e dato la forza di non mollare mai in  questo cammino. Anche la bellezza di ciò che regola tutto, dovrebbe farci riflettere che se dovevamo penare fino in fondo, nella nostra pena, non ci poteva essere dato un posto cosi ricco di meraviglie , comprese proprio in pieno da un insieme di complesse cellule cosi piene di emozioni, quali noi siamo. Una varietà simile, tra miliardi di pianeti, proprio qui invece che essere microbi tra pietre e rocce chissà dove. Se poi fossimo abbandonati a noi stessi, allora avrebbe già stravinto l’egoismo a questo punto, ci troviamo in un tempo triste si ma non è ancora la fine, c’è ancora speranza. La mia convinzione è che ci sia sempre lo zampino dell’animale che ride (l’ uomo stesso), siccome il vero male tende a nascondersi, agisce nell’ombra giorno per giorno e anche cosi vicino che li proprio non guarderesti. Per primo in noi stessi. Ecco allora che per sviarci spesso ci fanno guardare lontano, troppo lontano per non capire la verità. Presento qui elencati quindi gli esempi più grandi che finora sono riuscita a racchiudere con qualche riga di spiegazioni. Questi sarebbero i sintomi per prendere coscienza di dove il veleno giorno per giorno, si sta facendo strada nelle nostre vite. Se qualcuno si ritrova (ne sono certa) e vuol aggiungere dell’altro, ogni storia lasciata in questo spazio è come una scintilla di luce quindi ben accetta.

                                                            Sposi Chagall

LA CONVIVENZA

La convivenza sta diventando  il nuovo nucleo di base di una famiglia, e non solo per i giovani, se pensiamo che per tanti separati è l’unica scelta. In merito non abbiamo mai avuto da diverse persone messe insieme come campioni di sondaggio, delle opinioni convergenti, c’è chi ne è entusiasta, chi la critica, chi assolutamente no non lo farebbe mai (ed ero una di queste), ma non si può liquidare cosi in fretta un argomento tanto delicato, esistono troppi casi diversi. Per quanto mi riguarda, la vita può portare di fronte infinite incognite mai programmate prima, allora per un discorso lavorativo, economico, di solitudine, di malattia, etc., due persone possono decidere anche troppo presto di condividere un mezzo passo in più, non intero però, in quasi tutti i casi c’è uno dei due compagni che si limita. La convivenza è come un contratto a scadenza si voglia o no, qualcuno dura mesi, altri giorni, pure anni, c’è la libertà, non vengono presi impegni precisi, semplicemente c’è chi può decidere di andare e mi duole dirlo spesso per un affare migliore piuttosto che un bene comune, cosi anche solo per  un semplice capriccio. Meno impegni oggi, già che non si sa mai, ma una coppia dovrebbe costruire con gli strumenti che ha, con le sue differenze, e senza mai pensare che potrebbe finire. Con chiunque arriverà  nella propria vita ci si scontrerà prima o poi con questi valori: il dovere, la lealtà, la volontà, il sacrificio … allora senza arrendersi subito alle difficoltà rimanendo con un piede nella porta, la convivenza  può anche essere la scelta giusta, ma non bisogna attendere troppo tempo per completare i passi. Ricordarsi che se un compagno continua a vivere come ha sempre fatto anche se adesso si è in due, è in errore, non c’è volontà, il fatto peggiore è che  glielo si lascia fare. Il matrimonio dovrebbe essere una partenza e non l’ultima tappa, quella che suona pressappoco come un premio aziendale di produzione di fine carriera. I figli nati da relazioni complesse e non riconosciute che tutele avranno? Si potrà uscire semplicemente dalla porta e chiuderla alle spalle anche se ci sono loro? Ebbene si succede. Non si pensa mai al vero peggio, all’andare oltre i limiti, dove non c’è equilibrio fin dal principio,  dovremmo ascoltare quelle storie sempre più frequenti che ci circondano,  molti fuggono  proprio  a quel punto,  quando è inevitabile  prendere le proprie responsabilità.

Beyound frail conceptions - Travis SmithIL TRADIMENTO

Diciamocelo c’è sempre stato, solo che appena una cinquantina di anni fa scriverne, esserne favorevoli, inneggiarlo, venire scoperti era pari al giudizio della pubblica piazza, mentre i gossip di oggi e tutto questo piacere pubblicizzato lo rendono persino comprensibile, un vero e proprio stile di vita. Ma il tradimento racchiude in sé, molti più valori del semplice lato sessuale, quali:  l’amicizia, l’impegno sociale, la giustizia legale e morale, i legami di sangue, di lavoro … ci si può vendere veramente per 30 denari, lo sappiamo e quando capita subiamo piuttosto passivamente, però uno strappo rimarrà sempre ed ecco ancora sentimenti di  odio e divisione covati dentro, pronti ad uscire, esplodendo,  in ogni momento. Non ci sono più le grandi famiglie di un tempo, quelle che alle feste di calendario si riunivano intorno a un grande tavolo, per condividere piatti e il sano piacere dello stare di nuovo tutti insieme, senza motivi particolari, quello che oggi unisce non è più l’amore e la serenità ma il malessere e l’insofferenza come nelle guerre civili. E in questi discorsi accesi in tempo di crisi non può che essere il denaro a entrare nelle fessure e spaccare il punto primo di ogni stabilità, soli contro tutti è il motto, invece di l’unione fa la forza. Osserviamo che chi viene riconosciuto come potente ora fa parte sempre di un grande nome, lunghe liste di figli, nipoti, e matrimoni di interesse, da secoli sempre gli stessi, che si ritrovano in gruppi e continuano a essere uniti per dominare una massa che tende sempre più  a disperdersi. Spesso ci troviamo nelle condizioni di commettere azioni che non vorremmo fare, dovrebbero darci sollievo e invece andiamo in picchiata verso il punto di non ritorno, prendiamo coscienza che  le caramelline avvelenate, ci vengono date già belle pronte e confezionate e non le creiamo di certo noi. Ecco che il nostro cuore ci dice che stiamo sbagliando ma non sappiamo reagire. Troppo radicali le scelte, per quelle risoluzioni davvero giuste ma decisamente  più impegnative e cosi  si preferisce tradire invece che avere “coraggio”.  Meglio un piccolo piacere subito che sacrifici e impegni che si protraggono troppo a lungo.

                                                                                                                  CONTINUA—>

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