Il Figlio del Tempo e la sua FANTAETICA

Recreation of a Neanderthal man

IL FIGLIO DEL TEMPO e la sua attuale FANTAETICA
Cari amici e lettori, il titolo che vi propongo questa volta, nello spazio di Fantattualità, non vi spaventi, seguite insieme a me, il percorso da cui nascono queste riflessioni. Si parte dall’ immaginazione di grandi scrittori di altri tempi, proiettata verso possibili futuri, per sfociare in quello che per noi è il mondo odierno già esistente, eppure non analizzato tanto adeguatamente quanto hanno fatto loro. Il Figlio del tempo, lancia un pesante sasso, su di un tema che sta facendo parte di sempre più vite, in primis la biotecnologia, che sta influenzando la nostra idea di possibilità e diritto, calpestando non poco il destino di chi arriverà dopo di noi. I passi avanti fatti dalla scienza, saranno davvero più importanti dei valori etici cosi strettamente legati all’ uomo da che si abbia ricordo?  Nel libro il Figlio del tempo (di cui parlerò più avanti) si possono trovare spunti anche per una rivalutazione sull’ origine dell’ uomo moderno, non sono conoscenza e oggetti a renderci migliori, dei nostri progenitori. Vogliamo davvero sradicare fino in fondo la nostra essenza, senza opporre alcuna resistenza? 

LA FANTASCIENZA CHE PARLA DI ETICA UMANA
Ho voluto dedicare al mio blog, uno spazio per la fantascienza tra virgolette “datata”, cioè quella che un tempo era detta visionaria, diventata ora sempre più un saggio sulla società contemporanea. Possiamo suddividere questo genere letterario in più rami, alcuni sono spaziali, altri più terrestri, con ipotetiche guerre tecnologiche, fantapolitica, ma anche fantareligione, mondi paralleli, verità nascoste scioccanti, viaggi nel tempo passato o nel futuro ancora più estremo. Ora ci soffermeremo sulla scienza-etica, non tanto distante dalla nostra, per sottolineare che da una parte la bilancia pende carica di nuove definizioni della realtà, mentre dall’ altra si genera la conseguente perdita di un lato meno visibile e più interiore umano.
embrioni2bL’etica morale, non ci avrebbe mai fatto accettare solo pochi anni fa, tanto facilmente, le sperimentazioni su esseri umani. L’ enorme quantità di individui a cui non si da la possibilità né di nascere, né di tutelare in una vita sicura. Molti sono figli di un diritto egoistico e tamponi di troppe mancanze che non saranno comunque colmate.
Se pensiamo che l’ impossibilità di avere figli, sempre in aumento è dovuto alla salute sempre meno offerta dall’ ambiente dove abitiamo, dal cibo, i medicinali, le preoccupazioni … e le soluzioni  poi che ci vengono offerte sono sempre date dagli stessi che prima ci avvelenano anima e corpo, in cambio di un prezzo ancora più alto, fatto di nuove speranze disilluse oltre che il lavoro di una vita visto sfumare, che cosa può voler dire?
cellulestan1bSi è sempre alla ricerca delle proprie origini, non basta avere una famiglia di parvenza, avere due padri e una madre sconosciuta, o casi simili, non può che portare a credersi, unici, non compresi, ribelli al sistema, perché tutto è conformato a una maggioranza detta “normale” in cui non si rientra. Probabilmente chi ha sofferto nella sua vita per una mancanza famigliare, nel nodo della propria origine, non ripeterà lo stesso verso un’ altra vita, questa è empatia, comprensione. Ma assistiamo piuttosto quotidianamente al rovescio della medaglia, il peggio del  peggio, quando la sofferenza personale diventa odio e cattiveria tale da dover procurare assolutamente lo stesso dolore negli altri.
Ci troviamo in un periodo della storia particolarmente delicato. Non lasciamo scelgano per noi, pseudo-intellettuali e personaggi costruiti e pagati per martellarci, modellandoci alla grande evoluzione del XXI secolo. Si sta stringendo sempre più stretto, perché ci sono motivi politici ed economici, nuove leggi da approvare alle porte ormai.
Ma c’è stato a nostra disposizione molto più tempo di quello che sembra per comprendere, appunto quando questi autori “fantascientifici”, spesso ricercatori e pure scienziati rinomati, potevano scrivere qualche sprazzo di quello che stava accadendo al mondo, sotto lo pseudonimo del fantastico e della fantascienza. Li si etichetta spesso e volentieri come profeti, visionari,dei veri e propri pazzi fuori asse, che vivono su altri mondi paralleli. Lo si fa per non farli prendere troppo sul serio dalla massa, che non deve mai informarsi più del dovuto e fuori dai confini predisposti da
chi  controlla.

IL FIGLIO DEL TEMPO- IL LIBRO
copertinafigliodeltempoQuesta volta sotto la mia lente è arrivata questa storiella, scritta in principio nel 1958, in forma breve su una rivista di fantascienza, dal grande Isaac Asimov, scrittore ma anche noto scienziato, creatore della psicostoria, nel monumentale capolavoro della fondazione, e di altri titoli molto riconosciuti anche cinematograficamente quali:  Io Robot … e le sue famose 3 leggi universali della robotica .
Poi ripresa e ampliata in romanzo nel 1991, da un altro grande fantastico esploratore di mondi futuri, Robert Silverberg, di cui parlerò più specificamente in un post dedicato solo a lui.
Si intuisce nella storia, di una conoscenza precisa dei nuovi sperimenti sull’ uomo:  la clonazione, la ricerca di vecchie origini ma anche la manipolazione indotta per giungere a una ulteriore evoluzione, come a sostituirsi al Dio creatore. Il tutto non è dichiaratamente svelato dietro la favoletta del viaggio del tempo, ma oggi ci è molto più semplice distinguere le varie porte per cui avventurarsi, o anche solo sbirciare i grandi segreti, ancora permanenti nella società della massima sapienza.
La grande multinazionale della Stasis, ha a disposizione una tecnologia molto avanzata in grado di tornare indietro nel tempo, raccogliendo specie animali, vegetali, minerali, nonché si scoprirà anche umane, ormai estinte, per portarle ad oggi e studiarle. Ma non sanno offrire alcuna tutela a queste creature, tolte al loro ambiente e chiuse tra quattro mura, in pasto a giornalisti, studiosi o politici con le loro promesse di finanziamenti molto cospicui. Si finisce cosi nel solito errore, di confondere il vero intento del buon lavoro umanitario, che infine è riassunto nel misero giungere a un briciolo di fama, successo, e a quella scoperta che rende il proprio nome incancellabile nella storia. Essere i primi  sembra essere fondamentale.
Il piccolo Timmie, neanderthaliano ,il vero protagonista della storia, trattato alla stregua di un animale, seppure avendo a disposizione ogni comfort, si scopre essere oltre all’ aspetto esteriore, non certo piacente per la nostra idea di bellezza, molto più simile e persino più genuino, di noi , suoi lontani e “fortunati” diciamo cugini. Timmie fa parte di un popolo (Neanderthal) costretto continuamente a spostarsi dalla sua terra natale, circa 40.000 anni fa, per l’arrivo proprio di noi, un’ altra sottospecie umana , sempre più in aumento demografico, anche se non cosi tanto idoneo alla sopravvivenza, in un periodo di glaciazione, qual’ era. Parlo dell’ Uomo Sapiens …

evoluzioneumana1
Timmie beffardamente, fugge impaurito di fronte a una nuova specie, cosi ambigua,  per venire infine catturato dal sapiens sapiens, l’ ipertecnologico, libero, saggio, uomo moderno, di cui in breve tempo riesce a comprenderne, lingua, gusti e abitudini, ma non accade mai il contrario. Che idea abbiamo dell’ evoluzione? Sbagliamo su molti punti, punti ancora non del tutto chiariti. Una domanda che mai ha avuto risposta è questa: Da dove veniamo?
Più le pagine del libro scorrono e più, non sapremmo dire, eravamo già presenti insieme agli scimmioni (guai chiamarli umani), circa 100.000 anni fa, finché loro a sorpresa , più resistenti dal punto di vista fisico, hanno lasciato spazio a noi, decisamente meno idonei, sparendo quasi simultaneamente in tutto il mondo. Imparentati ma distaccati. Soppiantati  e  non evoluti. Qui sta il mistero.

Cosi un gruppo di pochi e compatti, con mentalità rivoluzionaria, oppure come si suol dire illuminata, potrebbe boicottare, l’etica della vita, per distruggerci e creare una nuova umanità, anche adesso come allora.

Ma torniamo alla storia: il Figlio del tempo, è stato prelevato per un esperimento ma è pur sempre un bambino. Il tema dell’ etica può mettere grandi bastoni, tra le gambe di nuovi pionieri diretti alle frontiere del lecito. Cosi le si mascherano come azioni buone, un diritto al sapere e al potere nell’ impossibilità (come nel caso delle gravidanze in vitro) … cambiamo identità, genere sessuale, opinioni, valori, come fossero abiti. Diciamo che è per far del bene a noi stessi, conoscendo i pro e i contro fin dal principio, ma questa libertà è effimera desiderando poi anche ciò a cui si è rinunciato.
Oltre che a generare la confusione queste nuove aperture evolutive mentali, le grandi società della ricerca ci offrono anche le soluzioni. Però tu ci dai qualcosa in cambio, dicono tra le righe dei loro contratti imposti.
<<Chiudi un occhio sul nostro vero lavoro, e noi ti diamo tutto ciò che potresti avere.>>
embrioneumano1Il bimbo esperimento, quindi ci fanno credere , non soffre, pur avendo un’ anima e una coscienza per la nostra attuale etica.  L’ animale invece ci dispiace, non lo tolleriamo il suo dolore, pur mangiandolo, testandolo per i nostri bisogni, chiudendolo in gabbia e sterilizzandolo.
Edith, miss Fellowess, la protagonista umana dei nostri tempi, dentro elabora pian piano la triste verità che ci passa sotto gli occhi ogni giorno, prendendo una decisione che ritengo essere la prova di una speranza ancora presente, per il destino di tutti noi.
L’ etica del rispetto e dell’ amore, per i propri simili (tutti), potrebbe considerevolmente cambiare l’ aspetto più controverso dell’ umanità, quello che sta portando per un falso buon fine, alla sofferenza di molti. Capricci che costeranno molto cari, ai nostri eredi.
maniroccia1E’ cosi dalla nostra comparsa, forse siamo qui su questo isolato pianeta per ritrovare un equilibrio, prima di tornare alla vera casa e non è facile. Una cosa è certa, anche se ormai è molto tempo che dominiamo , stiamo principalmente distruggendo più che mantenere la perfezione … quindi abbiamo molto da imparare da chi c’ era agli inizi prima di noi, che riteniamo addirittura degli inferiori.
Questa è solo una storia, ma nel concreto, riflettendola ad oggi, ecco la prima morale.   Si sta cercando di modificare il gene della vita, andando contro ai veri diritti di un uomo libero. Stiamo soffrendo perché siamo già figli del tempo, ammansiti e chiusi nel recinto, donando il corpo, ed eliminando la vera via di sopravvivenza, guardate e lo ripeterò all’ infinito, che quella è dentro di voi.

LA DOVE VANNO TUTTE LE ANIME
Un pensiero doveroso, a tutta quella fetta di bambini mai nati, perché è diritto eliminare un errore, apparentemente per non far soffrire nessuno, poi nella stessa sala d’attesa, troviamo anche molte donne che sono pronte a dare pezzi di sé, a spegnersi in estreme fatiche, pur di raggiungere il loro scopo: far nascere. Non importa il poi. Fino a che punto si è pronti a pagare e rinunciare.
Siamo responsabili di ogni nostra scelta, distruggiamo per un gesto iniziale egoistico, perdiamo di vista il vero significato dell’ amore, lo andiamo a ricercare in modo sintetico. La sofferenza parte da noi e con quella alimenteremo ogni nostra azione.
A volte ciò che giudichiamo essere una nostra grande condanna , oppure un grande errore, è la grande svolta per giungere al senso della propria storia. Con la paura ci stiamo perdendo tutto, e la cosa più grave è che allontaniamo la coscienza, per non ammettere colpe che veramente sussistono.

 

dnaverde

 

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