Il popolo degli ANIMA-LI

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IL POPOLO DEGLI ANIMA-LI
Scrivere di un mondo cosi grande e ricco, è davvero limitante.
Ho voluto aprire uno spazio solo per i nostri amici animali, per poterci racchiudere almeno una parte dei loro grandi insegnamenti.
Non solo in un momento tanto difficile e buio, come questo, noi uomini ci siamo riavvicinati a questi esempi che ci vengono dati gratuitamente dalla natura. In tutta la nostra storia, siamo stati raffigurati in compagnia di animali più o meno addomesticati. Noi dipendiamo molto da loro, quanto loro da noi. Esiste però bisogna ricordarlo, un confine di equilibrio, dove ognuno è giusto rimanga al proprio posto, soffocare con il troppo amore può avere effetti persino devastanti, chi ha bisogno per primo di amore è un animale in assoluto, quello che ride ( e l’unico).
Si dice spesso che siano più le bestie umane, e l’uomo una bestia, che gli animali vadano in paradiso mentre l’uomo merita solo l’inferno, e cose simili. Sinceramente credo si faccia in buona parte, solo una gran confusione, con quelle che sono le nostre fantasie, i desideri, il non riuscire molte volte a confrontarci con questo mondo cosi vario, e che sentiamo tanto estraneo. Negli animali come in noi, ci sono dei tratti di carattere ben marcati.    Possiamo quindi non andare cosi d’accordo per come siamo, ma dopo una forzata convivenza domestica, imparano ad amarci, nonostante i nostri difetti e le mancanze, e di questo ne siamo grati, abbiamo bisogno di essere accettati e loro lo fanno, qualche volta ci sono anche storie incredibili, dove sentiamo i nostri amici pelosi come persone che abbiamo perso in passato , oppure talmente in sintonia da affermare, sia stato un destino a farceli scegliere o trovare. Sostituiscono delle persone vere e proprie.
In base alla mia esperienza, posso dire di aver vissuto anche questo.
Tutto è cominciato, grazie a un libro che mi è arrivato “per caso” tra le mani, in realtà mi era stato consigliato un altro titolo, cercando rimasi colpita da questo: Il popolo degli anima-li di Anne Givaudan e Danièl Meurois-Givaudan , non certo il mio genere, ma spesso alcuni messaggi ci arrivano anche cosi, un po’ fuori dai soliti schemi.
Questi scrittori sono una coppia sposata, che dice di essere in grado di fare viaggi astrali, cioè di uscire quando vogliono, in fase di meditazione dal corpo, e di ricordare poi tutte le loro esperienze, in questa e in altre dimensioni. Hanno cosi sperimentato i tanti quesiti che l’uomo si fa da sempre, specialmente quello della vita dopo la morte.
Non ricordo bene quello che ho letto allora, so che nel libro il tema centrale era un cane, di un viaggio difficile verso un suo incontro con quello che sarebbe diventato il suo padrone e neppure sospettava della sua esistenza. Ben prima di questo epilogo infatti, l’animale sapeva già cosa sarebbe successo. Sembrerebbe quindi un vero e proprio incontro di anime, un destino già scritto. Rimasi molto commossa, e nel giro di breve mi ritrovai come nella storia che avevo appena letto, forse era un modo per svegliare la mia coscienza più velocemente.

IL CANE DEL DESTINO (Una storia d’amore)

lupobianco1Adottai un cane di quelli che chiamano invisibili, perché nessuno in canile ne fa richiesta, all’inizio era solo un’idea, poi vidi tra migliaia, una foto che mi colpì dritto al cuore, senza sapere nient’altro. Tutto andò subito per il meglio, riuscimmo finalmente ad “abbracciarci”, dopo che lui per anni è rimasto ad aspettarmi, a migliaia di km , subendo i peggiori soprusi, una storia di vero amore che ha avuto proprio tanto da insegnarmi, ma che doveva durare anche molto poco. Una malattia che già c’era prima di me, me l’ha fatto spirare dopo tante nuove sofferenze tra le braccia. Se ci chiedessero di barattare anni di vita incompleta e senza giungere alla felicità, con un anno solo ma in grado di riempire tutta un’esistenza su questo mondo, che faremmo? Vincerebbe la paura? A costo di rimanere chiusi in gabbia, soli, a invecchiare e poi morire senza sapere?
Questo mio grande amico, che è rimasto dentro di me, mi ha insegnato cosa sia il coraggio, più di milioni di uomini. Mi ha accompagnato per un pezzo di strada, è stata un’esperienza molto grande ma non la fermata, non la fine della ricerca. Con questa esperienza posso dire di aver vissuto fino nel più profondo cosa significa, essere amati e rispettati da esemplari cosi nobili, mi ha reso migliore, mi ha sollevato da un periodo di confusione, e tra le tante nuove emozioni, mi ha pure fatto capire che un giorno ci rincontreremo.

Ponte arcobaleno1

Il tema dell’anima ci può portare in mondi non ben definiti, facili da plasmare in base ai nostri desideri, se siamo convinti di alcuni argomenti tanto forti, e difficili da far comprendere agli altri, teniamoli dentro il cuore, custodiamoli prendendone forza ogni giorno.
Già è difficile avere coscienza della propria anima, combattere per salvare quelle di animali, ci rende più nobili, ma ancora più incomprensibili per quelle persone che ormai non credono che a quello che vedono e spesso è manipolato. Dico anche che non si può sostituire il centro della famiglia, con l’amore verso gli animali, un figlio è la missione più grande, e se cresce in un ambiente sereno, sarà sicuramente portato anche ad apprezzare ogni forma di vita oltre la nostra.
Molto spesso ci indigniamo per la scomparsa di una specie, o il suo maltrattamento, ma perché è lontana e non una minaccia per il nostro orticello, troppo spesso ci troviamo nella situazione di uccidere perché altrimenti ne andrebbe del nostro territorio, l’incolumità della gente.
Ma c’è anche da dire, che volendo continuare in questo meccanismo del consumismo, siamo la prima causa di morte inconsapevole. Lo sapevate che ogni giorno per l’abbattimento di foreste, ci macchiamo le mani su interi ecosistemi? Oppure per la coltivazione di cibo, su aree finora vergini, compromettiamo equilibri della natura per moltissimi anni? L’uso di pesticidi e agenti chimici, ammazzano i primi anelli delle catene alimentari, arrivando fino al nostro.
Non esistono più fiumi o mari o laghi, esenti dal nostro inquinamento, la pesca del pesce è spesso fuori norma, mattanza di delfini e balene.
Strage fino all’estinzione di elefanti, rinoceronti, tigri, solo per prendere souvenir, e una piccola parte solo del loro corpo, per fare nel nostro mondo tanto moderno ancora filtri e pozioni miracolosi.
Lo sapevate poi che proprio Darwin, l’uomo che ha tuttora in mano la nostra idea di evoluzione, nei suoi viaggi, dove prendeva nota di ogni animale incontrato, da vero signore si portava con sé gente di alto lignaggio e di dubbio gusto, visto che ammazzavano e mangiavano qualsiasi cosa, trovassero sulla loro strada?

guida galattica1Insomma ce la prendiamo con chi ha idee appena fuori di un capello delle nostre, e poi elogiamo un uomo che ha scritto le leggi regolatrici della vita, per molti, non avendone per nulla rispetto in prima persona. Quello che manca agli animali è la parola, per questo ci sono ancora simpatici, di fronte ai loro argomenti, scopriremmo forse di non essere proprio cosi in cima all’evoluzione, credere di essere nel bene può non voler dire essere effettivamente nel bene. Non posso che prendere da esempio ora, la magnifica trovata iniziale nel libro di “guida galattica per autostoppisti”, in chiave umoristica può farci capire quanto siamo ancora indietro, anche rispetto a quello che pensiamo degli animali.
In pratica il libro si apre con l’imminente fine del mondo, nessuno lo sa, e neppure lo immagina, i primi ad andarsene sono i delfini, che salutano l’uomo prima di salvarsi in altre dimensioni, cosi: <<sono anni che cerchiamo di comunicare con voi, per avvertirvi di quello che sarebbe successo, e voi ci avete dato grosse palle e vasche dove giocare, ma ora vi salutiamo e grazie a tutti per il pesce!>>.
Chissà se ci piacerebbe davvero sentire quello che hanno da dirci.

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