La voce del Silenzio

galassiablu

LA VOCE DEL SILENZIO
Ormai siamo talmente assuefatti al continuo rumore, i colori sbiaditi, il bombardamento di immagini create e ritoccate di quella che dovrebbe essere la realtà. Cosi abituati alla velocità, al cibo della mente e del corpo, che ci viene dato di avere da qualcuno che sceglie per noi. Dov’è  finita la saggezza popolare tanto legata alla terra? Ci facciamo ormai le stesse domande di animali, addomesticati da un vero e proprio sistema sintetico, e finiamo per convincerci sia la nostra vita, la nostra casa e di conseguenza vada pure protetta.  Al pari dei nostri animali domestici, rispondiamo a un attenta educazione del nostro padrone, in cambio dei bisogni primari ma a loro differenza siamo tenuti a pagarli oltre ciò che già diamo. Cosa rimane per noi? Ci battiamo per i diritti sbagliati, perché ragioniamo da dentro il sistema, noi stessi contaminati anche se non ce ne accorgiamo.  Come mai appena un attimo lasciamo il giro della giostra subito capiamo ci sia un altro tipo di senso a cui porta la nostra esistenza? Cosa ci chiede mai quella voce ritrovata nell’assoluto silenzio che tanto ci fa paura, pur di fronte alla giustizia che porta?       

NEL NOME DELLA SACRA SCIENZA
Qualunque persona o cosa tenda a portarci lontano da quello che sentiamo essere fondamentale per l’equilibrio, non può fin dal principio volere il nostro sincero bene. Oggi seppur il primo decantato intento, in primis della scienza, sia di “salvarci” , “aiutarci”, “elevarci”, nasconde sempre una serpe in seno di nome profitto.  Ci sono parole nuove, nuovi concetti, nuovi uomini, nuovi intenti, ma la morte continua ad esserci, come la malattia, il dolore , l’incomprensione, le differenze sociali. Cambiano anche i mezzi per ammaliarci: raggiungiamo altri lontanissimi pianeti, possiamo sapere qualsiasi cosa, pur  però senza interessarci se le risposte ricevute siano vere o create dalla mente favolosa di altri nostri simili. Quello che nasce oggi è per forza vero. Quello che sapevamo di ieri invece va tutto o in parte cancellato.
Tanti punti nuovi sono apparsi, apparentemente senza molto in comune, ma verranno un giorno uniti, per distruggere grandi e solide basi. Chi di noi nella sua piccola vita, pensa realmente a che cosa sta contribuendo?  Ci indigniamo per la Guerra e poi tutti insieme, si sta aiutando affinché continui e avanzi, anche solo acquistando prodotti o avendo contratti con grandi gruppi a cui diamo fiducia, in cambio di belle pubblicità o l’offerta migliore. Cose che poi in realtà non sappiamo quanto siano legali, sane, chiare, nell’altro lato della medaglia.
La grande scienza di oggi, sta studiando sempre nuovi modi per mantenerci ancorati al bisogno, con pochi veri risultati in grado di soddisfarlo.  Alcuni brevi esempi ormai noti: il cibo modificato e offerto prima di studiare i suoi effetti sul corpo, facendo in modo in realtà di avere monopoli sul cibo mondiale. Apparecchi elettronici da tenere sempre con sé, per farci riflettere meno possibile, e nel frattempo essere osservati , sempre raggiungibili. Sistemi energetici ancora di vecchio stampo con enormi potenziali offensivi per la natura e la gente, con l’incomodo anche di essere legati da contratti e spese sempre in aumento. Emergenze tappate come scomode, invece di investirle come nuovo lavoro e proponimento per le nuove generazioni.
Un mondo di scienza che non ci da sollievo, ma tende ad aggravare sia la resistenza fisica che morale, è un mondo voluto da noi stessi, e visto dall’alto perde di tutta la sua bellezza.

donnainrossoCOME DISINTOSSICARSI IN UNA NUBE GIA’ COSI ALTA
Siamo annebbiati, soffocati. Non esiste un solo momento in cui ci è possibile vedere aldilà di questa altissima nube ottenebrante.
Appena finirà la generazione dei vecchi frenanti, comincerà la costruzione di un nuovo programma, forse noi adulti faremo in tempo a vederla, e sentirci troppo tardi in grado di fermarla. Già è presente nella nostra famiglia, questo veleno ipnotico. La storia si ripete sempre, per questo dobbiamo imparare ad interessarcene, per questo anche con i vecchi c’è questo senso di allontanamento, si è fatto in modo che da loro non potessimo più prendere, quei frammenti di antica saggezza, rimasti nella memoria. C’è odio e incomprensione da principio. Il piede di guerra che alza muri ad appena due passi e ci seguono ovunque.
Utilizziamo mondi alternativi ma pure sempre creati da questo, per poterci sentire ascoltati, capiti, mentre non stiamo facendo nulla di realmente concreto. Sempre e solo sta come principio di base arrivare alla differenza, piuttosto che a un comune obiettivo. La grande possibilità di ognuno di noi è di non perdersi, in tutto ciò che ci viene offerto, come giusto o vero negli ultimi giorni, ma di ritrovare dentro, la voce del silenzio, inconfondibile, che sa cosa fare per tenere vivi i suoi semi, nei secoli, nei millenni. Essere forti vuol dire proteggere fino alla fine, quella viva fiamma che conserviamo fin dalla nascita. I momenti difficili non devono spegnerla, ma darci ancor più la sicurezza della sua esistenza. Tra i molti film e libri che nella vita ci capita di vedere, si parla anche di questo, sembrano favole, un modo  per intrattenerci, dimenticare per un po’ di tempo quel senso di impotenza  e poi  continuare a capo chino; non è fantasia poter lottare per un forte ideale, e potercela fare! Il fatto è che ci stiamo credendo sempre meno.
Farcela poi non è necessariamente andare in televisione o diventare famosi, poter permettersi tutto … perché per realizzarsi non è necessario seguire dei canoni, costruiti per la massa … a volte sentiamo basti molto meno, e tutt’altro. Ma quanto è difficile!

VERSO LA FINE DI CHE TEMPI?
Si sente tanto decantare che siamo nel XXI secolo, e questo dovrebbe farci cambiare per forza idea. Vedo però solo cambiare scenari, vedo molti oggetti, per in fondo rispondere degli stessi hobby, esigenze, tendenze, presenti da sempre. alberoneldesertoQuello che conta è cosa si vuole comunicare e non con che cosa. La risposta dell’uomo a tempi bui, anche del passato, è ancora la stessa. Prima o poi arriverà nuovamente la grande proposta di cambiamento in nome della libertà, della giustizia, e daremo ancora il nostro si, altrimenti saremo fuori, ma quello che accadrà è ciò che avviene quanto ad un uomo ipnotizzato, compie azioni senza concezione ne memoria cosciente. Nel nostro dna esiste un linguaggio molto antico, se solo tornassimo ad ascoltarlo. Se solo ci informassimo usandolo prima, seguendo quell’istinto incompreso che ci porta alla vera domanda a cui non servono risposte.
Se prima ancora di comprenderci interiormente andiamo a prendere dagli scaffali quello che ha l’etichetta giusta solo perché più si avvicina ai propri errori per non doverli eliminare, o almeno ammettere, allora si che mancano pochi sigilli alla fine. Una cosa è davvero certa. Non si possono servire due padroni. Abbiamo in ogni nostra scelta , pure la conseguente responsabilità che tocca non solo la nostra vita, ma quella di tutti. Quindi anche non scegliere ci rende artefici di un destino non solo nostro. Per questo bisogna avere coraggio, e non arrenderci mai. Scegliere la coerenza.

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