Plagio e Controllo mentale seconda parte

plagio2PLAGIO E CONTROLLO MENTALE-SECONDA PARTE.
Dopo aver aperto diversi interrogativi  sul significato della parola Plagio ai nostri giorni, ed averne indagato un po’ la sua storia, nella nostra cultura, nonché dal punto di vista giuridico, attraverso il post precedente. Vorrei continuare, questa interessante ricerca, per meglio far comprendere come in realtà è molto facile avere a che fare sia con essa che la sua odierna definizione: il controllo mentale. Pur sapendo che fin dagli anni delle grandi guerre mondiali, sono stati fatti studi appositi, per carpire i segreti più profondi delle nostre menti, e poterli poi utilizzare anche in scopi non del tutto chiari e leciti. Nella frenesia delle nostre giornate, non possiamo accorgerci completamente di come sia facile cadere nelle solite trappole. Eppure quante volte sentiamo ci sia qualcosa di non afferrabile, anche nelle scelte e negli atteggiamenti che teniamo. Come mai anche di fronte al catastrofismo manteniamo sempre gli stessi comportamenti? Come mai di fronte all’ingiustizia chiniamo il capo, per poi esasperarci con la rabbia e diventare proprio altre persone?   
ANESTETIZZARE LE EMOZIONI
Il senso di frustrazione. In qualche modo, quello che prima era un bisogno primario e ci veniva offerto come un diritto umano, ora è strumentalizzato,  non ci viene più dato in forma libera ma come un bene di consumo. I figli stessi che sarebbero un traguardo di tranquillità, diventano un lusso, non basta oggi infatti la buona volontà, il lavoro famigliare di squadra per farcela, ci vuole prima di tutto disponibilità in contanti o carta di credito. C’è sempre qualcuno in casa che va aiutato, che sia un anziano o un compagno, un figlio senza lavoro, l’ansia dello starci dentro non dà molto tempo, per fermarsi un attimo a mettere a posto i pezzi, e identificare dove stia l’origine di ogni tipo di disagio. I mezzi a disposizione per l’informazione, tendono a colpevolizzare, a farci vedere i cattivi, ma anche talvolta a renderli cosi grandi da sentirli irraggiungibili, nella nostra piccola realtà; insomma sentiamo che qualcosa non va ma non andiamo a informarci sui nostri diritti, pur ormai dando tutto di noi stessi, perdendo sempre più invece che guadagnarci. Conoscendo quella burocrazia che impernia ogni azione della nostra società, fin dal principio ci sentiamo di non potercela fare, lasciamo che siano altri a lottare per noi, e speriamo che le cose magicamente da un giorno all’altro possano cambiare da sole. Non facciamo solo che lamentarci, e trasmettere le proprie sconfitte su chi abbiamo in parte. Invece che unirsi ci si sfalda, perdendo le vere occasioni.

NEL FRATTEMPO C’E’ CHI NE APPROFITTA
Ci sono molti modi per approfittare di una situazione del genere, rimanendo inermi si è ancor più intrappolati, prima mentalmente poi lentamente anche nel fisico che non regge più. Come più volte ho detto, è come una malattia inoculata, i sintomi al principio si avvertono chiaramente, poi andando avanti li si trattengono facendoli diventare come parte della nostra “normalità”.  violenzaIl primo istinto umano è quello di difendersi, chiudersi a riccio, e nel frattempo maturare una forza di tipo distruttivo. E’ sempre più difficile quindi tornare a un equilibrio che servirebbe maggiormente a uscire dai problemi nel modo più semplice, potendo anche poi aiutare gli altri. C’è chi conosce bene le reazioni primarie, e le usa consapevolmente a proprio favore, e non certo per aiutarci. Si parla di gruppi settari, di religioni, ma in realtà chi vediamo sempre reagire in modo parecchio violento non sono quelle persone che seguono un pensiero di pace e rispetto, mi parrebbe infatti un controsenso; chi tiene le redini non attacca in questo momento che da due fronti, uno è quello economico e l’altro non meno importante è il punto di vista etico. Nella disperazione degli altri, insomma invece che concretamente dare una mano, la si nasconde parlando di concetti grandissimi e astratti. Perché mai è cosi importante, resettarci cosi? Perché forse per questi Signori, lo spirito e l’amore sono i veri nemici da combattere dentro ognuno di noi.

I metodi usati da certi gruppi per eludere i punti di domanda iniziali e le conseguenti reticenze di un qualsiasi tipo di individuo, sono l’avvicinamento per “love bombing”, cioè tramite un atteggiamento di comprensione profonda, ci si guadagna la nostra più completa confidenza e fiducia cioè, ascoltando e trasmettendoti tutti quei valori che sentivi fino ad allora mancare soprattutto nella tua famiglia, e ancor più nella società. Quindi, prima questi pseudo-salvatori  ti ascoltano, lasciano che si arrivi liberamente a parlare di sé, dei sogni e delle paure, poi comincia una fase dove, ci si sente meglio e finalmente qualcuno che fa parte di un gruppo, con le stesse buone intenzioni, la stessa voglia di verità. E qui ecco filtrare insieme alle belle sensazioni anche “concetti nuovi”, che senza accorgercene minano alle basi stesse con cui si è nati e cresciuti, ma avendo tolto le difese, ingenuamente le lasciamo passare. Come dei bambini, impariamo a rinascere con occhi diversi, ci affidiamo alla nuova “famiglia”, cominciando a identificare come fonte di tutti i nostri problemi , quella vecchia che pian piano, più o meno consapevolmente stiamo lasciando.

Inoltre associato a questo periodo subentra anche l’assunzione di sostanze che aiutano maggiormente , questi nuovi insegnamenti, non solo la droga, inneggiata per aprire quelle porte interiori che persino noi stessi spesso non conosciamo … ma anche il cibo ad esempio è importantissimo in tutto questo meccanismo. regimevegetarianoE’ assoldato che eliminando totalmente la carne si diventa più vulnerabili. Ed ora sta prendendo molto piede la “moda” sana di mangiare solo vegetale dopo anni di regimi alimentari completamente diversi. Su questo argomento esiste molta informazione , che sembra più portare a provare,  che a metterci in guardia, ad esempio su come possa essere un trauma per il fisico, improvvisamente eliminare certe sostanze. Le fobie sulla salute e le mattanze di animali sensibilizzano, però anche nel mercato del vegetale adesso si sono aperti nuovi discorsi che non sono particolarmente positivi, ne per noi ne per l’ambiente.  Se la carne ha sempre fatto male, perché non ci domandiamo che coerenza ci sia nelle informazioni che ci arrivano?
Mettiamo poi che nell’aria che respiriamo ci siano anche sostanze che non conosciamo, che ci vengano scaricate come in un enorme aerosol.  Sostanze indubbie più cibo mirato senza proteine, ed ecco che si rientra già in uno schema di indebolimento fisico, programmato da terzi ma non percepito come tale.
Potremmo già cosi avere una risposta concreta su come cosi facilmente, di fronte a un cambiamento apparentemente senza un grosso significato, lasciamo andare con estrema facilità, senza realmente informarci.

volofarfalle

SE QUALCOSA E’ PER IL NOSTRO BENE
Non dovremmo sentirci sempre cosi, stanchi, incazzati, nervosi, inconcludenti, chi insomma non siamo mai stati prima e di fronte a qualsiasi problema … tutto ciò che al principio ci riporta il sorriso e poi crolla nuovamente nello peggiore degli sconforti, possiamo dire con sicurezza che sia stato uno specchietto per le allodole. Un vero bene entra in noi, e vi rimane davvero per sempre, riversandosi poi all’esterno provando lo stesso sentimento originale. Nella manipolazione-plagio, in principio si avverte una confusione di fondo, ci si sente bene ma i pensieri sono continui e si formano domande mai fatte prima … il bene non si fa domande, vive e basta, quelle che appaiono come buone intenzioni, non ci convincono in realtà del tutto. E’ li, in quel momento che non dobbiamo fare entrare dentro di noi ogni cosa che ci viene detta, perché non siamo un oggetto da rendere uguale agli altri, nel senso poi dell’utilizzarci con più facilità, bensì siamo individui unici che uniti insieme e con le proprie diversità fanno un corpo unico.
Chi ci accetta per come siamo, senza volerci cambiare o portare al proprio mulino condizionandoci, è chi si merita la nostra più grande considerazione.
Ora il tema del controllo mentale o plagio, diventa delicato per una società se inizia ad abbracciare il fatto che nella vita ci sono diversi rapporti a rischio, non solo quindi persone esterne ed estranee, ma pure genitori, insegnanti, datori di lavoro, partner sentimentali, possono portarci a cambiare il nostro modo di essere, immaginate se tornasse la legge del plagio in un periodo del genere. Anche una guida spirituale potrebbe essere
denunciata, anche chi ha buoni propositi. Ma dobbiamo pensare anche alla maggioranza di falsi amici, venditori di fumo, influenzatori, abusatori, che girano a piede libero. In un periodo di disagio tale è più semplice essere avvicinati con un buon viso a cattivo gioco, basta solo scoprire il tallone di Achille, spiandoci e avendo un profilo psicologico, in base a gusti o al nostro passato, questo rende davvero il gioco più facile a chi ci sta puntando. Non dico di essere diffidenti con tutto e tutti, ma di fermarsi un attimo di fronte agli entusiasmi forti, e rivedere da fuori le vere emozioni. Spesso ci fanno staccare da quella famiglia cosi “sbagliata” e fonte di ogni male, perché proprio i nostri più stretti parenti, conoscendoci meglio, sebbene con i consigli più stridenti, potrebbero dirci quello che realmente ci sta accadendo.
Chi ci riporta verso la nostra famiglia e non lontano da essa, ci vuole davvero aiutare.
Questa è la prima grande regola per non farci ingannare.

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