SANTI ED EROI – BIOGRAFIE A CONFRONTO

santi ed eroi

SANTI ED EROI – BIOGRAFIE A CONFRONTO
E’ nata quasi per caso questa idea, ovvero di mettere a confronto di volta in volta, due personaggi apparentemente senza nulla in comune, se non forse la celebrità dei propri tempi. Sono nati e vissuti questi santi e questi eroi, in epoche differenti, gli uni resi noti per le loro qualità interiori, gli altri per il maggior impatto visivo, quello che nel mondo di oggi decreta, quasi ogni tipo di successo. Quando le grandi azioni per essere definite tali, devono filtrare attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, i santi di ieri diventano carta stampata, quindi storielle passate che non hanno più niente da darci, mentre gli eroi del XXI secolo sono un mito tuttora vivente, di cui sappiamo ben poco, ma in grado di ammaliarci, influenzare i pensieri, creare mode ed ideali. Il tutto ben condito da effetti speciali è questo che li rende cosi reali?
Dopo una piccola riflessione sulle differenze tra i personaggi famosi di ieri e di oggi, partirò con il primo confronto biografico. Tra Dynamo (il grande illusionista “mago”) e Bakhita (la piccola moretta). Tra le casualità degli abbinamenti, si possono trovare non poche spiegazioni sul nostro modo di concepire la realtà.                            

I SANTI DI IERI
Quello che è certo, è che non ne è rimasto nessuno in vita, vengono ritenuti tali infatti, solo in seguito alla loro morte, con tanto di processi piuttosto lunghi. Servono testimonianze ma soprattutto fatti e belli concreti. Abbiamo conosciuto nessuno che può raccontarci la sua vicinanza ad almeno uno di loro, che per forza non possono che essere quelli di inizio 900? E cmq ci siamo mai presi la briga di andare a cercare li, in quelle storie, le risposte alle nostre molte domande? Credo proprio di no, visto che ci basta ormai solo aprire una pagina, due o tre, prese a caso da internet, o leggere un libro per dirci a posto su un argomento, chiudiamo poi il tutto senza riflettere perché riteniamo di saperne già abbastanza. Ma in queste storie speciali, nate tra milioni di persone, e davvero uniche, varrebbe la pena di andare un po’ più a fondo, perché sebbene cosi lontane e remote, hanno molto da dirci anche dei nostri tempi “moderni”. I santi quasi per la maggiore hanno scritto poco di sé per gli altri, chi ci ha lasciato i loro grandi insegnamenti è chi ha potuto vivere in parte a loro … quindi più nei momenti dei fatti che del “dire”. Leggere quindi opinioni da fuori, ce li rende più vicini, semplici, uomini e donne che nel loro ordinario sono straordinari.
Domandiamoci perché a volte diamo più retta a qualcuno di costruito, che mostra e con intenzione vuole stupirci, per poi guadagnarci su questo … denaro, fama, prestigio, potere. Le buone intenzioni non si usano come pubblicità, le buone intenzioni anche nel silenzio sanno raggiungere tutti e anche ripagare.

 GLI EROI DI OGGI
Ringraziano sempre i “fans”, eppure ne ricercano sempre di nuovi. Chiedono quindi maggiore visibilità, varcando anche le soglie del loro campo, cimentandosi sempre in qualcosa di più per attrarre l’attenzione.
Vendono la loro biografia ben prima di essere vecchi e alla fine di una carriera, e chi li aiuta, descrivendoli visti da fuori è chi in qualche modo mangia nel loro piatto e ne prende una fetta sempre.
I buoni propositi che possono avere, fanno parte della maschera, oppure il suo contrario, si preferisce anche farsi prendere un po’ in castagna per mantenere l’idea di essere sia forti ma pure umani e vicini, alla vita di tutti … troppa perfezione stona, ma anche troppa malvagità.
Cosi nelle biografie dove di solito ci sono molte situazioni invidiabili e fuori dal normale collettivo, si aggiunge una tragedia, una tristezza, una malattia, quella macchiolina che riporta gli eroi a terra, mentre per i Santi solitamente è il vero pregio che li innalza al cielo.
Gli eroi che “conosciamo”, sono un frutto di passaparola, costruzioni ad effetto, prese troppo spesso come per reali. Fotografie, video, giochi, notizie in tempo reale, non importa se vere oppure no … tutto può essere creato o distrutto a tavolino.
Tanto ci mettiamo anche cosi poco a dimenticare.Chi di loro lascia davvero il proprio nome alla storia? Chi senza l’uso di internet, cinema, tv, giornali, può dire di venire conosciuto ed amato per qualcosa che ha fatto nella sua vita, in ogni parte del mondo, essendo semplicemente sé stesso e con nulla in mano?

BIOGRAFIE A CONFRONTO
BAKHITA- LA FORTUNATA MORETTA
bakhita2La sua vita si svolge dalla fine del 1800 verso la metà del 1900.
Sembrerebbe un’epoca relativamente vicina alla nostra, ma ascoltando pian piano la storia di questa piccola africana, la sua esperienza crudele di rapimento da parte degli schiavisti, ci meravigliamo di scoprire come certe realtà cosi cruente, esistevano ancora alle porte della nostra nascita. Una bambina di pochi anni, rapita dal suo villaggio, strappata dalle braccia della famiglia, deportata lontano, schiavizzata, torturata, chiamata beffardamente Bakhita, che significa “fortunata”, nome imposto dal primo aguzzino e rimasto poi sempre tale.
Dopo molto dolore, a un passo dalla fine più impietosa, giunge nelle mani di gente di cuore, un console italiano che al ritorno in patria, sente forte in sé di dover poter via da tali orrori quell’anima cosi dolce e sensibile tra tantissime altre. L’Italia l’ accoglie con le braccia aperte, ai primi del ‘900 vedere una persona di colore era qualcosa di cosi raro, da rimanerne persino spaventati, superstiziosi, morbosamente curiosi. Solo per questo Bakhita ebbe subito la sua celebrità … e le porte aperte alle famiglie più importanti, che la volevano adottare. Rimaneva comunque un discorso sulla sua proprietà. L’incontro con la religione, accese in lei, una fede talmente grande e potente, da non desiderare altro che restare dentro il primo convento visitato, questo portò molto trambusto, rivendicazioni, l’egoismo di tenerla per sé, e venne in aiuto la legge.
In Italia si diceva infatti per una legge in vigore, che qualunque schiavo, vi avesse messo piede, era da definire sciolto all’istante da ogni contratto, o rivendicazione di possesso, diventava una persona libera. Era uno stato che credeva nella libertà della gente, nei valori, nella giustizia. Non quello di oggi. Fu allora un caso davvero unico, che attirò l’attenzione e vide coinvolte le cariche più importanti sia di Stato che di chiesa, e lei cosi piccola e umile ne era al centro, bella, amata, protetta, poteva tutto e scelse la strada più semplice e nascosta. bakhitastoriameravigliosaSolo per acconsentire a degli ordini dei suoi superiori, la si riuscì a far parlare, della sua vita, per scriverne una biografia molto bella: Storia meravigliosa di Ida Zanolini; comunque dove ometteva parecchio nei suoi racconti di quei doni speciali che aveva. Chi la incontrava rimaneva incantato e tornava a casa con una nuova energia dentro, per affrontare i lati più difficili della vita.  Il libro aiutò a farla conoscere un po’ di più anche nel mondo, ma quando morì ebbe riconoscimenti per primo da chi l’aveva avuta vicina, e degni di una regina. Una piccola donna che si riteneva nessuno, che non imparò mai bene la lingua della sua nuova casa, eppure cosi dispensatrice di grandi insegnamenti, lei e la sua obbedienza devota a cui non sapremmo noi resistere un solo giorno. Un vero esempio di umiltà.

DYNAMO. L’UOMO CUI TUTTO E’ POSSIBILE
DynamoTmgi1Nato e cresciuto in un sobborgo inglese, quelle zone dove si trova molta malvivenza specie giovanile. Ha la mamma e la nonna come modelli di vita, un padre assente che l’ha dimenticato.
Essendo gracile e ritenuto uno “sfigato”, è stato oggetto di bullismo, ma la sua enorme forza di volontà, ha fatto si che proprio la “magia” (una passione nata osservando un suo parente) fosse la sua occasione di riscatto. Tanto esercizio richiede questa passione … tanto lavoro e sacrificio. Poi durante una lunga degenza in ospedale ecco l’illuminazione: IO posso ancora di più!! Devo raggiungere ancora più popolarità, devo avere il mio programma televisivo, per diventare qualcuno. E ce l’ha fatta … usando personaggi piuttosto conosciuti nel mondo dello spettacolo, nuovi trucchi portati all’estremo su quel piano virtuale visivo, che a noi oggi basta per rendere reale un qualsiasi fatto.
Quando ha avuto l’occasione, per prima cosa, per rompere il ghiaccio televisivo, ha camminato sulle acque del Tamigi, un gesto davvero eclatante e che richiama alla memoria, prodezze di tempi passati miracolosi. In video ricordiamo è possibile tagliare e ritoccare, noi ci basiamo sulla sorpresa della gente li vicino, ma non conosciamo mai nessuno che direttamente ha “visto” tutto dall’inizio alla fine, e a cui soprattutto questa esperienza abbia cambiato la vita! Ci sono in rete ottime pagine dove sono svelate tante prodezze, e i modi per farsi aiutare dai media.
Ampiamente diseducativo, far portare a credere che si possa risolvere certi problemi nel mondo, con un gioco di prestigio … siamo ingannati, invece che farci una risata, ci stupiamo, credendo nel fantastico, in mano a una sola persona. Legato all’ Africa ecco un episodio di Dynamo magie impossibili, dove in un villaggio davvero povero, il “grande” mago ripropone il miracolo della moltiplicazione dei pesci (palesemente anche se non ne fa alcun cenno). Tanti bambini osservano dal vivo , bimbi che non mangiano ogni giorno, ecco dal nulla vedersi formare una montagna di pesci. Noi guardiamo lo schermo e ci stupiamo, associamo nuovamente alla nostra religione (basta anche inconsciamente) e ammiriamo l’uomo. Quell’uomo sta pensando solo a tenere viva la nostra attenzione, deve trovare cose nuove per fare ascolti, la gente in parte è felice ma ingannata peggio di noi; spenta la videocamera, tornano infatti alla loro realtà, ma con molto meno di come sarebbe con una favola raccontata con affetto, per spiegare loro il senso della vita e cosa devono fare per la loro situazione.
dynamo-niente-e-impossibile-libroNel libro di Dynamo non troviamo questi racconti dove ha inciampato, non troviamo ci spieghi molto bene come ha fatto ad “arrivare”, dove si è dovuto scontrare con chi non era convinto del suo lavoro, ci dà invece tante avventure patinate, ci dice che ha fatto i soldi, che è un figo tra i fighi adesso e pure molto furbo … poi apre finestrelle di vita sofferta, umili origini ed emozioni buone che intende trasmettere a tutti quelli che incontrerà nei suoi viaggi. Il più grande mago di tutti i tempi, si può dire grazie a internet e la tv, più qualche importante conoscenza e le sue spintarelle, l’essersi dovuto comunque adattare a canoni quasi obbligatori per vincere.
Sono i gesti a rimanere nel tempo. Se ti togliamo tutto Dynamo, cosa hai da dirci e da darci?
In questa sfida tra Santi ed eroi so bene chi vince. Chi ci è davvero più vicino nella piccola realtà della quotidiana esistenza.

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