Sintomi di un amore malato (IV parte) Sessualità e nuovi generi

SESSUALITA’ E NUOVI GENERI

La confusione va a colpire dritto al centro della persona, che tra tante voci interiori ed esterne, magari identifica si il proprio disagio ma non si sente compresa nel bisogno di cure, è semplicemente lasciata li, ad alimentarsi giorno per giorno, della stessa causa del suo male. E questa incomprensione può sfociare anche in scelte radicali senza ritorno. Si parla ancora di piccoli gruppi, minoranze non comprese, e solo additate, che non hanno la pace dentro, perciò tendono a mostrarsi maggiormente, per farsi sentire e in modo spesso imbarazzante. Oppure cercano di condividere quella che si identifica come un’ ingiustizia sociale , cercando molti altri appoggi a scopi alla fine prettamente personali. Ad esempio perché punzecchiare la normalità sessuale altrui, volendo ottenere gli stessi dogmi o addirittura eliminarli nella loro radice? Se dentro noi stessi ci si riesce ad ascoltare (cosa veramente difficile per chiunque) e si ha un proprio Credo come si afferma, sventolando sempre più religioni personali, giuste, etiche, costruite a puntino dove tutto è concesso. Se veramente si è capito quello che si vuole, se si è cosi avanti, perché dare cosi importanza  a quello che circonda? A ciò che si possa pensare delle proprie azioni? Si dovrebbe vivere pacificamente ed insegnare agli altri piuttosto a ritrovarsi, a continuare la propria vita per come si è e con quello che si ha già, invece che farli sentire cause negative, e già in partenza intolleranti, ma a cosa? 

 Alla fine solo al fatto di non capire un mondo interiore, segreto e nascosto, di chi sta fuggendo per non affrontare il fatto di doversi accettare? L’egoismo ci fa credere che ciò che pensiamo sia, scontato e alla luce del giorno per tutti, l’assoluta verità ma nessuno ha la nostra stessa testa … è impossibile, dobbiamo sempre fare un primo passo noi senza pretendere nulla.  Fortunatamente non siamo macchine tutte settate dallo stesso programma, ci staranno pure provando adesso i grandi geni dei nostri tempi ma l’individualità e l’interiorità, ci rende davvero unici, il corpo poi è solo un mezzo, bisogna amarlo e rispettarlo. Prendersela con chi siamo esteriormente non elimina proprio nulla, si tornerà sempre a sentirsi per qualche motivo degli estranei. Ecco esplodere insieme tutti questi nuovi fenomeni controcorrente, ancor più avvantaggiati dai sistemi veloci e privati di comunicazione, farsi domande non basta più, ora si può anche provare, toccare, vivere parallelamente più esistenze. Altre dipendenze, dovute al fatto di cercare una quiete, un posto dove sentirsi completi, altre teste uguali alla propria, conformandole ai propri bisogni emarginati del cuore , che si trasformano in ennesimi colpi ben diretti al fulcro di ogni forza, sempre quello: la famiglia (nella forma da cui tutti arriviamo, uomo-donna). E di nuovo ecco il motto imperante: << Uno contro tutti>>. Dovremmo chiederci invece per la prima volta o nuovamente, cosa ci porta contro la propria casa, cosa non andava nella propria adolescenza, perché trasformare quel tipo di amore tanto ricercato, proiettandolo a tal punto sul proprio essere, amarsi disperatamente fino ad  annullarsi ,  per primo nell’ identità aperta verso gli altri. Ogni storia ha il suo perché, forse i modelli che hanno sostituito le vecchie basi, si sono insinuati troppo profondamente, cosi carichi di belle promesse, i ruoli della società sono cambiati, c’è stato uno strappo preciso. C’è sempre meno dialogo in famiglia e sempre più nell’etere con perfetti estranei e ci si sente man mano sempre più un individuo a sé, incompreso, unico, in grado di potere ogni cosa senza conseguenze. In questo sintomo dell’amore malato ci si addentra dentro tanti temi, ne prenderò intanto in mano un paio per fare in modo di distinguerlo più chiaramente.

IL DIRITTO DI UN FIGLIO

 Tante donne, ora sempre più in aumento, per malattie causate da ciò che si respira, mangia, oppure per le preoccupazioni insorte dai periodi sempre più difficili che stiamo vivendo, ma anche per l’età in continua crescita delle aspiranti … non possono diventare madri e in una coppia “normale” (maschio e femmina) scelgono di accettare la loro condizione, cosi senza parlare, senza pretendere. La nuova medicina le informa che nulla è impossibile, ma avranno sempre grosse difficoltà, e anche solo provare naturalmente ha un suo prezzo da pagare. La pace qui sta nell’ accettare la prima sentenza: quella naturale! Non scordiamo però che nella vita ci sono sorprese ogni giorno, se ci sentiamo in equilibrio con i nostri problemi possiamo superarli, solo dopo si scoprirà che i miracoli esistono. La felicità può arrivare proprio dopo la più grande delusione. Molte donne però non accettano, e cominciano una vera e propria campagna al diritto, prove su prove di concepimento, il pensiero costantemente solo a quello che non possono avere, non conta neppure il motivo, conta solo che si vuole e cosi molte coppie tristemente, entrano in un circolo vizioso, dove non ci si parla più, le reciproche attenzioni mancano, lo stress aumenta e di conseguenza ci si ammala ancora di più, spezzando pure il nucleo della famiglia, il motivo primo per cui tutto è cominciato. Poi magari un bimbo arriva, quando ormai le due metà della coppia sono già irrimediabilmente lontane tra loro, ed ecco solo l’inizio delle conseguenze, del non aver accettato.

Una coppia composta da un unico genere non cambia le problematiche, esiste sempre all’interno un dualismo maschio-femmina, esistono gli stessi  impegni e incomprensioni, e questa particolare famiglia, inevitabilmente si dovrà sottoporre a interventi e provette per avere figli, non hanno alcuna scelta, saranno i loro sempre figli di un non amore naturale, adottati o meno, saranno figli di un diritto, e in un tale caos, si sarà portati  ad essere nella vita un modello con cui a loro volta poi cresceranno le nuove generazioni. Un bambino adottato o nato artificialmente da un solo genitore conosciuto (ma geneticamente da tre e anche più - vedi sezione “nuove realtà” del mio blog) può davvero comprendere una situazione così al di fuori, così scollegata dalla storia, la natura, le favole, ad ogni riferimento scritto persino dentro il proprio dna?  Prima o poi domande fondamentali  lo raggiungeranno … e se persino vicine ha le persone più magnifiche del mondo, un giorno se lo chiederà spaesato, chi sono io? E si sentirà solo. E questo succedeva solo poco più di dieci anni fa ai figli di separati, adesso probabilmente ritenuti già preparati a questa sempre più possibile evenienza, visto sembra siano stati dimenticati dai temi trattati socialmente, invece no quelli soffrono ancora perché non è una moda l’amore di una mamma e un papà insieme è una colonna che se viene a mancare, senza cambia tutta un’esistenza.

I NUOVI GENERI SESSUALI

Specchio dei desideriChe dire poi del cambio di genere, un lungo percorso non certo facile fin dal principio, una scelta con la S maiuscola per chi crede sia stato sempre quello il proprio limite alla serenità, ma si tratta sempre di estetica, di fisicità  più che interiorità … si soffre uguale cambiando aspetto, il problema va ben aldilà. La donna moderna con la sua immagine forte e la continua ricerca di indipendenza appare forse più attraente, valorosa, in grado di giungere ad ogni obiettivo. L’uomo è spiazzato, è molto sensibile, non più il cacciatore ma il cacciato, il suo ruolo diventa pesante, troppo, e preferisce da sempre  le cose semplici, avere tutto con il meno disturbo possibile. Con un altro uomo magari si capisce meglio, ci parla, e se questo ha un aspetto sexy e femmineo, e pure dolce, le differenze si fanno molto sottili e un piccolo sfizio iniziale cosi per provare, può diventare abitudine e poi addirittura la comprensione forse di aver sempre sbagliato perché si era dall’altra parte. Oppure in molti si preferisce lanciare il sasso e nascondere la mano, tutta apparenza “normale” con parenti , amici, colleghi  e atteggiamenti poi “segreti” completamente contrari alle promesse fatte, le recite quotidiane aumentano e finiscono per ottenebrare l’esistenza di compagni/e  e anche figli, figure dipendenti vicine che avvertono le mancanze sempre maggiori. Quelli che forse un tempo erano un tabù, storie perverse da libri fetish, ora sono messi in piazza, ci si indigna ma ci si appassiona anche, visto che fanno cosi tanto notizia e vendono, nessuno sembra pensare alla sensibilità di chi è legato a quelle persone “spettacolari”, più o meno direttamente, c’è chi soffre per certe scelte e chi le prende sembra avere solo interessi propri … calpestando la sensibilità e l’amore vero, di figli o compagni, parenti pure di sconosciuti. Con certe scelte infatti si diventa per primi, un mezzo di cambiamento ed errore nella vita altrui, non mi si venga a dire che chi rimane dentro realtà a metà, ne di qua ne di la (mezzo uomo e mezza donna) è qualcuno che intende essere serio,  e non ha minimamente nella testa il prurito di qualche perversione di tipo sessuale o speculatoria. La questione è nuovamente fisica (e i soldi vanno a braccetto). E per chi non lo riesce a vedere, allora accenno a un articolo di qualche giorno fa, letto sul sito gossipparo di www.libero.it dove si parlava di un uomo italiano sposato con una donna italiana, che si è fatto in seguito donna, e con la moglie si è risposato nuovamente all’estero dopo l’operazione ma qui da noi non può essere valido se si attesta donna sui documenti, quindi rimane uomo e continua la sua vita cosi per ora. Ma perché farsi donna, perchè voler risposarsi quando il dogma non può venire più accettato, e sposato lo saresti già? Che senso ha accettare un uomo che si fa donna per andare con altri uomini, dov’è il significato del matrimonio? Sono indubbiamente patti sotto banco, non ci viene dato di saperlo, perché li la notizia scema il suo indice di interesse nei lettori …  il fatto è che stravolgendo i generi non esiste più l’unicità, che senso ha tutto questo se non prettamente psicologico – fisico – dipendente. Io ribatto che anche questi “pasticci” sono solo l’ennesima dipendenza, una via di fuga, in alcuni casi un segreto che rende anche eccitante, un’esistenza sofferente che non si ha minimamente voglia di affrontare, per inerzia ma soprattutto per paura. Prendere ormoni naturali o chimici per tutta la vita, ha la sua conseguenza, è peggio di una storia di fantascienza, dove si ipotizza che in un futuro non troppo lontano, ci distribuiranno pillole per sentirci “normali”, cioè saremo drogati per continuare a farci sottomettere nel nostro micro mondo quotidiano. Potrebbero se si volesse, veramente farci vedere gli asini volare è impressionante! Di fronte a queste tematiche c’è ben poco da fare, non si può avere una cura, per chi ci è dentro, prendere coscienza senza essere troppo forzati è il meglio, poi ricordiamo che la forza di volontà necessaria per superare un qualsiasi problema, nasce da dentro prima di tutto. Un dipendente cronico sa quello che fa e lo fa, ancora e ancora. Appena girate l’angolo e non vedete tornerà a farlo. Duro il compito di genitori e di compagne\i che per sani princìpi lasciano libertà e fin troppa fiducia, si capisce quanto sia grande questa malattia proprio dal fatto che possa sfociare proprio dove non si sarebbe mai aspettato, anche dopo anni di apparente normalità. Ma il fatto sconcertante è che a volte pur sapendo, si lascia andare tutto fino all’inevitabile, cosi sempre per non scontrarsi con la verità, quella che il cuore già forse sapeva e non la si è voluta ascoltare.

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