Tag Archive | l’animale che ride

CHI SUONA ALLA MIA PORTA?

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CHI SUONA ALLA MIA PORTA?
Anno nuovo, vita nuova. Solo un modo di dire, perché a parte qualche giorno di festa e tregua da impegni di lavoro per un buon numero di persone, i “soliti ignoti” se ne torneranno ben presto, sull’uscio dalla propria casetta a farsi risentire. Ormai il senso sicuro di casa, non esiste più, possiamo esserne certi! Ci sono oggi molti, troppi modi per entrarci anche non invitati. A volte autorizziamo consapevolmente anche se in realtà non ci viene lasciato il tempo di pensarci troppo, diamo continuamente notizie di noi, e non esistono più paraventi oppure sogni personali che siamo i soli a conoscere. Non esiste nessun luogo dove poter stare un po’ da soli. Se l’importanza di un solo individuo non fosse cosi influente per una società intera, come mai allora riceviamo cosi tante richieste per firme su contratti, tessere, promozioni, conditi saporitamente poi per farci attirare da numerosi giochetti psicologici? Cosa si cerca di preciso alle nostre porte? A chi apriamo e a chi pensiamo di chiudere?    Continua a leggere

I NUMERI DELLA NOSTRA VITA parte II

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I NUMERI DELLA NOSTRA VITA parteII
Continua il viaggio nel mondo dentro il nostro mondo, dove i protagonisti sono i numeri. Quale influenza possono avere sugli eventi? Veramente qualcuno li può utilizzare a proprio favore oppure a danni di altri? La matematica ha attirato da sempre la nostra attenzione, facendo poi nascere filosofie e religioni che chiedono spiegazioni o risposte precise alla vita. Conoscere i propri numeri può davvero aiutarmi a migliorare? Cosa dice la fantascienza al riguardo poi con le sue storie fantastiche eppure sempre più realistiche?       Continua a leggere

Plagio e Controllo mentale seconda parte

plagio2PLAGIO E CONTROLLO MENTALE-SECONDA PARTE.
Dopo aver aperto diversi interrogativi  sul significato della parola Plagio ai nostri giorni, ed averne indagato un po’ la sua storia, nella nostra cultura, nonché dal punto di vista giuridico, attraverso il post precedente. Vorrei continuare, questa interessante ricerca, per meglio far comprendere come in realtà è molto facile avere a che fare sia con essa che la sua odierna definizione: il controllo mentale. Pur sapendo che fin dagli anni delle grandi guerre mondiali, sono stati fatti studi appositi, per carpire i segreti più profondi delle nostre menti, e poterli poi utilizzare anche in scopi non del tutto chiari e leciti. Nella frenesia delle nostre giornate, non possiamo accorgerci completamente di come sia facile cadere nelle solite trappole. Eppure quante volte sentiamo ci sia qualcosa di non afferrabile, anche nelle scelte e negli atteggiamenti che teniamo. Come mai anche di fronte al catastrofismo manteniamo sempre gli stessi comportamenti? Come mai di fronte all’ingiustizia chiniamo il capo, per poi esasperarci con la rabbia e diventare proprio altre persone?    Continua a leggere

IL PLAGIO questo sconosciuto! (Parte prima)

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IL PLAGIO questo sconosciuto!
A volte basta una sola parola per aprire un mondo nuovo e quasi completamente estraneo al nostro, a meno che la vita non ci porti nella situazione di dover ricorrere alla legge per avere indietro un po’ di giustizia … allora ti informi e ti accorgi che ad esempio certe tutele neppure esistono da molti anni.  Una parola, una semplice piccola parola, viene modificata, cambiando il senso di tutto, perché sono cambiate anche le società e di conseguenza anche le nostre abitudini e c’è ancora più libertà, certo ma alla fin fine sempre per i soliti che stanno sopra.
Vi siete mai chiesti perché non sentiamo più nominare la parola Plagio? A meno che non si tratti di musica, e i diritti di autore; se tale parola è cosi vecchia e noi siamo un popolo ultra avanzato rispetto a questa poniamo anche solo nell’Europa, perché solo da noi è stata cambiata, ed evidentemente soppressa? Oggi si parla di controllo mentale infatti, eppure la legge non lo riconosce una prova incriminante, nel suo senso totale, a meno che non venga accompagnato in primis dalla droga. Continuate a leggere per fare questo interessante viaggio nelle mie riflessioni in merito, spero faccia riflettere anche voi.                     Continua a leggere

Per fortuna c’è chi sta peggio di noi

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PER FORTUNA C’E’ CHI STA PEGGIO DI NOI.

Il titolo del post vuole fare dell’ironia, verso tutte quelle persone che giorno per giorno, vogliono trovare qualcosa di buono nella propria situazione, e nuovamente buttare giù bocconi amari, senza in sostanza cambiare nulla. Vediamo quel mendicante sul lato della strada che dobbiamo percorrere, dobbiamo passare per forza di li,  qualcosa   dentro si
irrigidisce, perchè in lui avvertiamo come un destino che ci attende, che ci fa la morale anche senza parole. Prendiamo quindi  la rincorsa, ci attacchiamo alla fretta, al fatto che anche noi dovremmo chiedere aiuto ma non lo facciamo e per questo non dovrebbe esserci chiesto. Torniamo dopo! Poi ci fiondiamo davanti a un televisore a mangiare cose di cui il nostro fisico non ha assolutamente bisogno, oppure spendiamo quella moneta ben nascosta in tasca, per un caffè, un pacchetto di sigarette, un gratta e vinci, oppure scivola via nelle spese quotidiane, semplicemente per una borsa di plastica, mentre potevamo dare nella mano di uno sconosciuto la serenità di cui aveva bisogno in quel momento, senza alcun grosso peso in più per la nostra. Già perché se aspettiamo di fare i milioni per permetterci di donare una piccola monetina di ferro, o anche solo una mano morale, allora non lo faremo mai. Siamo quindi  noi quelli a star meglio? Come mai nuovamente scopriamo di basarci solo sulle apparenze? Ci sono dei limiti che crediamo indispensabili per essere ancora qualcuno, crearci l’illusione di tempi ormai passati dove potevamo permetterci di fare  quello che si voleva.        Continua a leggere

Il popolo degli ANIMA-LI

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IL POPOLO DEGLI ANIMA-LI
Scrivere di un mondo cosi grande e ricco, è davvero limitante.
Ho voluto aprire uno spazio solo per i nostri amici animali, per poterci racchiudere almeno una parte dei loro grandi insegnamenti.
Non solo in un momento tanto difficile e buio, come questo, noi uomini ci siamo riavvicinati a questi esempi che ci vengono dati gratuitamente dalla natura. In tutta la nostra storia, siamo stati raffigurati in compagnia di animali più o meno addomesticati. Noi dipendiamo molto da loro, quanto loro da noi. Esiste però bisogna ricordarlo, un confine di equilibrio, dove ognuno è giusto rimanga al proprio posto, soffocare con il troppo amore può avere effetti persino devastanti, chi ha bisogno per primo di amore è un animale in assoluto, quello che ride ( e l’unico).
Si dice spesso che siano più le bestie umane, e l’uomo una bestia, che gli animali vadano in paradiso mentre l’uomo merita solo l’inferno, e cose simili. Sinceramente credo si faccia in buona parte, solo una gran confusione, con quelle che sono le nostre fantasie, i desideri, il non riuscire molte volte a confrontarci con questo mondo cosi vario, e che sentiamo tanto estraneo. Continua a leggere

Personalità multiple dai mondi paralleli?

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LE PERSONALITA’ MULTIPLE SONO LEGATE AI MONDI PARALLELI?
RISPOSTE NELLA PARAPSICOLOGIA.

Ecco addentrarci adesso in un argomento alquanto oscuro, che pur di fronte alle teorie fanta-scientifiche quantistiche, può ancor più, farci interrogare sulla nostra mente e le sue capacità, alcune ancora quasi del tutto sconosciute.
Mi devo ripetere, l’idea del Mondo Parallelo , oggi ha troppo divagato, al punto di abbracciare campi come problemi psicologici piuttosto gravi e in questo modo li si semplifica in un luogo comune senza molte distinzioni.
Nella realtà di ogni individuo infatti esistono tratti del carattere, molto differenti, a volte ambigui e opposti; c’è un dualismo riconosciuto, spesso identificato poi come la famosa lotta tra il bene e il male.
Dovremmo all’inizio di questa ricerca, tornare a concentrarci per prima cosa sull’esempio del Dottor Jekyll e Mr Hyde, senza perderci tra le migliaia di storie da bar, per capire meglio il dilagare di tradimenti e perversioni. Quelle che ci arrivano più comunemente  sono solo la punta di un iceberg, fatti spiegabili , spesso libere scelte , anche se ben aiutate da qualche spintarella di modello sociale che potrebbero a lungo andare , si, poi diventare patologie. Ma se varchiamo la soglia di casi ben più seri, e documentati, andando più in profondità nella psiche umana, possiamo invece  scoprire l’esistenza di porte che sarebbe meglio tenere ben chiuse.          Continua a leggere

1000 Modi per Morire e far morire il “buon” horror.

fumetti horror

1000 MODI PER MORIRE … è il titolo di un programma tv statunitense, uscito circa nel 2008 ma che da noi sta attualmente ripassando sui canali digitali ogni notte. Un titolo che sembrerebbe quasi un invito, a una via di fuga per non dover più sopportare, un mondo di sofferenza e impossibilità nel poter cambiare le cose. In un certo senso è cosi.  Composto ogni puntata  di numerosi piccoli episodi che si dichiarano come fatti assolutamente reali e certificati (da chi?), dove la morale finale è uguale per tutti: non compiere lo stesso stile di vita dei protagonisti (sono inclusi ogni genere di vizi capitali), altrimenti andrai incontro alla morte più cruenta! E’ indubbiamente una falsariga delle vecchie storielle macabre satiriche,  narrate da mostriciattoli tipo Creepy, che noi abbiamo meglio conosciuto a fine anni ‘80 e primi ‘90 come lo Zio Tibia. Insomma per “vendere” ci stanno riproponendo un genere da 5 stelle (ma ormai datato) diretto e sceneggiato da grandi nomi quali George A. Romero e Stephen King, come uno squallido articoletto di giornale di cronaca nera misto al Gossip ciarlano-paesano più maniacale, puntato a carpire i segreti di quel vicino di casa dalla faccia cosi pulita e che sembrava tanto bravo.
Questo voler trasformare le nostre paure più inconsce come un dato di fatto, una normalità di ogni giorno, toglie tutto ciò che ha significato fino ad ora la fantasia, il piacere di avventurarsi nell’oscuro, scoprendo che come un incubo infine è destinato a svanire, il più delle volte (meno male) scoprendosi più forti del nemico numero 1: LA PAURA.          Continua a leggere

Superstizioni e occulto. Ritorno al “Medioevo” (amore malato VI Parte)

l'appeso

SUPERSTIZIONI E OCCULTO RITORNO AL “MEDIOEVO” (AMORE MALATO VI PARTE)

I SOGNI SON DESIDERI
Dopo il tema della religione, ampiamente osservato a questo link della sezione amore malato, vorrei portare l’attenzione , sul paradosso legato molto strettamente , tra mancanza di fede e la proliferazione di nuove dottrine e forme di pensiero, inneggianti alla libertà umana e la riscoperta della conoscenza di doti favolose insite in noi. Quello che si osserva è una maggiore potenza, si, ma solo nel toglierci ogni credo finora conosciuto, aumentando la mancanza di difese contro grandi pericoli sempre esistiti. Già da qualche secolo, la percezione dell’uomo rispetto a grandi tematiche, come la vita dopo la morte o la distinzione tra il bene e il male, sta progressivamente cambiando. Più le scoperte della scienza fanno passi avanti e più sentiamo di definirci, i detentori della verità assoluta, questo mi fa tornare all’antifona su cui verte tutto il discorso: SAPERE=POTERE (prestigio, successo, dominio). Ma chi ci da questo sapere?
In realtà credo che non sapremo  mai  cosi, ciò che potrebbe renderci tutti uguali e consapevoli; noi sappiamo solo ciò che viene scelto e filtrato da chi vuole sapere /potere assoluto. Sia da parte dell’incantatore che degli incantati non c’è alcun tipo di equilibrio come modello raggiunto nel decantato XXI secolo.          Continua a leggere

Chi fa da se fa per tre (ma la testa è sempre quella)

lupitrio

CHI FA DA SE FA PER TRE! (ma la testa è sempre quella)

Salve a tutti, ormai il tema dei post è quasi direttamente legato a qualcosa che sta accadendo nelle mie giornate; questi episodi mi fanno scegliere come continuare per la strada dell’autocoscienza, possono sembrare casuali o non attinenti, eppure in un giorno “qualunque”, un semplice pensiero fa si che i punti si uniscano  e tutto diventa più chiaro. Ma dire a sé stessi di essere arrivati a una soluzione, dire di avere capito il senso di un’esistenza, permettendosi di compiacersi, criticando tutto il resto, può essere pericoloso.
Io che scrivo continuamente, descrivendo quello che credo un male comune, mentre mi ritiro dal mondo di cui faccio parte  fisicamente, per ricercare spesso e volentieri, quello ben chiuso da un cancello oltre il quale nessuno può entrare ma solo appena scorgere quello che contiene. Come posso dire di sapere, di conoscere, di aver trovato il mio posto, e raggiunto il vero equilibrio?                                                   Continua a leggere