Tag Archive | malattia globale

L’ Umanità è fuori dai SOCIAL NETWORK

socialnetwork1

L’UMANITA’ E’ FUORI DAI SOCIAL-NETWORK
Il grande Bruce Sterling, noto scrittore oltre che ideatore della nuova corrente letteraria fantascientifica chiamata: Cyberpunk;  non è di certo l’ultimo arrivato. Durante un intervista al Lucca Comics di qualche anno fa ormai, disse che Facebook è destinato a morire, come è già successo con altre piattaforme famose in passato, dove si riversava la maggioranza delle persone in rete. Suonerà come una bestemmia, per tanti ancora adesso, com’ è possibile?! Il nostro bel mondo dorato virtuale, con la sua folla di ammiratori, seguaci, amici che non incontriamo ma ci sono … non morira mai! Sentire qualcuno di importante che ci riporta con i piedi per terra, dimostrando che a volte le nostre scelte sono indotte da come gira il vento, e di essere portati ad usare un prodotto, piuttosto che scegliere di farlo per, ad esempio, le sue proprietà, non è davvero simpatico a nessuno. Ben 4 anni circa ci sono voluti prima che prendesse piede Facebook in Italia, dalla sua creazione, immagino quindi che saremo anche gli ultimi a mollare a nuovi cambiamenti. Come del resto siamo avvezzi anche per molte altre questioni un po’ più reali e davvero importanti.         Continua a leggere

Il DITO e la LUNA

ilditoelaluna

IL DITO E LA LUNA
Mi trovo nuovamente a scrivere nello spazio “egoismo base” del mio blog, perché semplicemente vivendo la propria vita, è inevitabile  ci sia  la voglia di interagire con gli altri, oppure al contrario venire avvicinati. Infatti l’uomo è un animale sociale e per tanto ha l’istintivo bisogno di allacciare e mantenere rapporti, per trovare un suo equilibrio, fosse anche il tipo di persona più sfuggente e solitaria. Non si può di conseguenza evitare quel contatto con la parte egoistica, insita sempre, non dipende ne da chi si è, o quello che poi si vuol effettivamente trasmettere o ricevere, come per gli animali ci sono istinti, per l’uomo di oggi c’è come mescolato al sangue stesso un fluido di puro egoismo , che si è imparato negli anni a renderlo una parte indissolubile della propria personalità.   Continua a leggere

Per fortuna c’è chi sta peggio di noi

scaleparadossi

PER FORTUNA C’E’ CHI STA PEGGIO DI NOI.

Il titolo del post vuole fare dell’ironia, verso tutte quelle persone che giorno per giorno, vogliono trovare qualcosa di buono nella propria situazione, e nuovamente buttare giù bocconi amari, senza in sostanza cambiare nulla. Vediamo quel mendicante sul lato della strada che dobbiamo percorrere, dobbiamo passare per forza di li,  qualcosa   dentro si
irrigidisce, perchè in lui avvertiamo come un destino che ci attende, che ci fa la morale anche senza parole. Prendiamo quindi  la rincorsa, ci attacchiamo alla fretta, al fatto che anche noi dovremmo chiedere aiuto ma non lo facciamo e per questo non dovrebbe esserci chiesto. Torniamo dopo! Poi ci fiondiamo davanti a un televisore a mangiare cose di cui il nostro fisico non ha assolutamente bisogno, oppure spendiamo quella moneta ben nascosta in tasca, per un caffè, un pacchetto di sigarette, un gratta e vinci, oppure scivola via nelle spese quotidiane, semplicemente per una borsa di plastica, mentre potevamo dare nella mano di uno sconosciuto la serenità di cui aveva bisogno in quel momento, senza alcun grosso peso in più per la nostra. Già perché se aspettiamo di fare i milioni per permetterci di donare una piccola monetina di ferro, o anche solo una mano morale, allora non lo faremo mai. Siamo quindi  noi quelli a star meglio? Come mai nuovamente scopriamo di basarci solo sulle apparenze? Ci sono dei limiti che crediamo indispensabili per essere ancora qualcuno, crearci l’illusione di tempi ormai passati dove potevamo permetterci di fare  quello che si voleva.        Continua a leggere

IL MONDO DI BABELE. Nuovi linguaggi e maggiori distanze tra noi

babelemoderna1IL MONDO DI BABELE. NUOVI LINGUAGGI E MAGGIORI DISTANZE TRA NOI
Già dal titolo si può capire quello di cui voglio parlare in questo post.
La storia presa in considerazione per un argomento tanto grande, non poteva che arrivare dal libro dei libri: LA Bibbia.  Non limitiamoci certi momenti di riprenderlo in mano e sfogliarlo anche a caso, è un fulcro volenti o nolenti, da cui nasciamo. Certo, in alcuni punti può giungere al massimo della nostra comprensione umana, per il suo lato fantastico, ma può anche essere talmente crudo e fin troppo dettagliato quando si riferisce all’indole più vera dell’uomo. Bisogna riconoscere certe storie da cui dipende la nostra cultura come una chiave preziosa, per aprire la mente, fino ad arrivare nel più profondo di chiunque, senza distinzioni. La famosa Torre di Babele la possiamo trovare ancora tra le prime pagine, subito dopo la fine del diluvio universale, si parla di un epoca dove l’uomo è tornato forte, domina su tutto, specialmente su se stesso, è quindi il suo lato più ambizioso ed egoista a prevalere. Dio in questo momento di ricrescita viene considerato un pari, come una persona raggiungibile, da poter sfidare senza alcun timore. L’uomo allora si stava moltiplicando sempre più, con gli spostamenti, comincia  ad unirsi con chi incontra nei suoi viaggi, formando un gruppo unico e compatto. Ma gli intenti che stavano dietro a questa nuova unità però non erano buoni, cosi cominciò per mano divina la sua dispersione.           Continua a leggere

Personalità multiple dai mondi paralleli?

personalitàmultiple1

LE PERSONALITA’ MULTIPLE SONO LEGATE AI MONDI PARALLELI?
RISPOSTE NELLA PARAPSICOLOGIA.

Ecco addentrarci adesso in un argomento alquanto oscuro, che pur di fronte alle teorie fanta-scientifiche quantistiche, può ancor più, farci interrogare sulla nostra mente e le sue capacità, alcune ancora quasi del tutto sconosciute.
Mi devo ripetere, l’idea del Mondo Parallelo , oggi ha troppo divagato, al punto di abbracciare campi come problemi psicologici piuttosto gravi e in questo modo li si semplifica in un luogo comune senza molte distinzioni.
Nella realtà di ogni individuo infatti esistono tratti del carattere, molto differenti, a volte ambigui e opposti; c’è un dualismo riconosciuto, spesso identificato poi come la famosa lotta tra il bene e il male.
Dovremmo all’inizio di questa ricerca, tornare a concentrarci per prima cosa sull’esempio del Dottor Jekyll e Mr Hyde, senza perderci tra le migliaia di storie da bar, per capire meglio il dilagare di tradimenti e perversioni. Quelle che ci arrivano più comunemente  sono solo la punta di un iceberg, fatti spiegabili , spesso libere scelte , anche se ben aiutate da qualche spintarella di modello sociale che potrebbero a lungo andare , si, poi diventare patologie. Ma se varchiamo la soglia di casi ben più seri, e documentati, andando più in profondità nella psiche umana, possiamo invece  scoprire l’esistenza di porte che sarebbe meglio tenere ben chiuse.          Continua a leggere

L’uomo dell’eterno presente e l’uomo di latta

Eterno presente

L’UOMO  DELL’ETERNO PRESENTE E L’UOMO DI LATTA.

Riflettendo sul tema del tempo nei miei ultimi post, ho notato di aver fatto sia viaggi indietro, sia in avanti, per le mie affermazioni. Ma ho pure scoperto che sia possibile oltre che necessario viaggiare restando completamente fermi, grazie alle dimensioni parallele.
L’uomo dell’eterno presente: ne ho conosciuto la definizione leggendo dei libri attuali di sociologia, è un termine sempre più usato per spiegare dettagliatamente come oggi, noi persone  ci poniamo in base al tempo. Cerchiamo innanzitutto di congelarlo, ci diciamo di vivere l’adesso, senza i troppi affanni del domani e i ricordi spiacevoli del ieri . Continuiamo a dirci che la vita va presa meglio senza troppo riflettere, seguendo solo quello che sentiamo più importante. Ma purtroppo lo sappiamo ormai quasi solo identificare come quelle emozioni dettate dai desideri di “felicità” e appagamento. Pur raggiungendo risultati, questi si scoprono essere portatori solo momentanei dei benefici tanto ricercati. Non vediamo molto più in là del soddisfare quel “prurito” sempre più insistente con qualcosa di nuovo, oppure arrivando velocemente a quella parte di ogni giornata che ormai è sfuocata in abitudine. In ogni caso poi non può mancare  il filo conduttore principale di ogni azione: l’approvazione esterna, prima ancora della nostra.                                  Continua a leggere

1000 Modi per Morire e far morire il “buon” horror.

fumetti horror

1000 MODI PER MORIRE … è il titolo di un programma tv statunitense, uscito circa nel 2008 ma che da noi sta attualmente ripassando sui canali digitali ogni notte. Un titolo che sembrerebbe quasi un invito, a una via di fuga per non dover più sopportare, un mondo di sofferenza e impossibilità nel poter cambiare le cose. In un certo senso è cosi.  Composto ogni puntata  di numerosi piccoli episodi che si dichiarano come fatti assolutamente reali e certificati (da chi?), dove la morale finale è uguale per tutti: non compiere lo stesso stile di vita dei protagonisti (sono inclusi ogni genere di vizi capitali), altrimenti andrai incontro alla morte più cruenta! E’ indubbiamente una falsariga delle vecchie storielle macabre satiriche,  narrate da mostriciattoli tipo Creepy, che noi abbiamo meglio conosciuto a fine anni ‘80 e primi ‘90 come lo Zio Tibia. Insomma per “vendere” ci stanno riproponendo un genere da 5 stelle (ma ormai datato) diretto e sceneggiato da grandi nomi quali George A. Romero e Stephen King, come uno squallido articoletto di giornale di cronaca nera misto al Gossip ciarlano-paesano più maniacale, puntato a carpire i segreti di quel vicino di casa dalla faccia cosi pulita e che sembrava tanto bravo.
Questo voler trasformare le nostre paure più inconsce come un dato di fatto, una normalità di ogni giorno, toglie tutto ciò che ha significato fino ad ora la fantasia, il piacere di avventurarsi nell’oscuro, scoprendo che come un incubo infine è destinato a svanire, il più delle volte (meno male) scoprendosi più forti del nemico numero 1: LA PAURA.          Continua a leggere

Superstizioni e occulto. Ritorno al “Medioevo” (amore malato VI Parte)

l'appeso

SUPERSTIZIONI E OCCULTO RITORNO AL “MEDIOEVO” (AMORE MALATO VI PARTE)

I SOGNI SON DESIDERI
Dopo il tema della religione, ampiamente osservato a questo link della sezione amore malato, vorrei portare l’attenzione , sul paradosso legato molto strettamente , tra mancanza di fede e la proliferazione di nuove dottrine e forme di pensiero, inneggianti alla libertà umana e la riscoperta della conoscenza di doti favolose insite in noi. Quello che si osserva è una maggiore potenza, si, ma solo nel toglierci ogni credo finora conosciuto, aumentando la mancanza di difese contro grandi pericoli sempre esistiti. Già da qualche secolo, la percezione dell’uomo rispetto a grandi tematiche, come la vita dopo la morte o la distinzione tra il bene e il male, sta progressivamente cambiando. Più le scoperte della scienza fanno passi avanti e più sentiamo di definirci, i detentori della verità assoluta, questo mi fa tornare all’antifona su cui verte tutto il discorso: SAPERE=POTERE (prestigio, successo, dominio). Ma chi ci da questo sapere?
In realtà credo che non sapremo  mai  cosi, ciò che potrebbe renderci tutti uguali e consapevoli; noi sappiamo solo ciò che viene scelto e filtrato da chi vuole sapere /potere assoluto. Sia da parte dell’incantatore che degli incantati non c’è alcun tipo di equilibrio come modello raggiunto nel decantato XXI secolo.          Continua a leggere

Chi fa da se fa per tre (ma la testa è sempre quella)

lupitrio

CHI FA DA SE FA PER TRE! (ma la testa è sempre quella)

Salve a tutti, ormai il tema dei post è quasi direttamente legato a qualcosa che sta accadendo nelle mie giornate; questi episodi mi fanno scegliere come continuare per la strada dell’autocoscienza, possono sembrare casuali o non attinenti, eppure in un giorno “qualunque”, un semplice pensiero fa si che i punti si uniscano  e tutto diventa più chiaro. Ma dire a sé stessi di essere arrivati a una soluzione, dire di avere capito il senso di un’esistenza, permettendosi di compiacersi, criticando tutto il resto, può essere pericoloso.
Io che scrivo continuamente, descrivendo quello che credo un male comune, mentre mi ritiro dal mondo di cui faccio parte  fisicamente, per ricercare spesso e volentieri, quello ben chiuso da un cancello oltre il quale nessuno può entrare ma solo appena scorgere quello che contiene. Come posso dire di sapere, di conoscere, di aver trovato il mio posto, e raggiunto il vero equilibrio?                                                   Continua a leggere

Aumentano le domande sbagliate: quelle senza risposta!

Cosa se ne fa una scimmia di una rosa?

ALLA RICERTA DELLA VERITA’ (ALMENO NON  PSEUDO)

1. LA PRESA DI COSCIENZA.

AUMENTANO LE DOMANDE SBAGLIATE: QUELLE  SENZA RISPOSTA!
E’ insito in noi esseri umani, porsi fin dai primi passi, delle domande. Immaginiamoci nuovamente dei bambini, che non sanno parlare, che devono ancora vedere tutto del mondo. Si comincia  per l’appunto dalle priorità, dobbiamo riconoscere i bisogni del nostro corpo, capire cosa si debba fare per rispondere alle sue chiamate. Non abbiamo altra alternativa se non osservare  i “grandi”, fare associazioni, ripetere  lo stesso appena ci è possibile. Fondamentalmente si apprende ciò che poi servirà a sopravvivere.
Tutta la prima fase della nostra vita è una vera e proprio scoperta: si guarda, si tocca, si assaggia, si prova e si sbaglia… c’è sempre vicino a noi una o più figure che ci danno aiuto, calore, affetto. Siamo fragili ma non conosciamo paura. E non possiamo neppure concepire comportamenti sbagliati, dettati da malizia , o malafede, ne tantomeno quel puro piacere, più o meno inconscio e perverso che provano alcune persone nel farsi del male, ma soprattutto fare del male.
Quello che facciamo in quei primi anni è prendere esempio, siamo tutto sommato animali che usano troppo il cervello (meno del 10%?), e neppure ricordano che cosa sia l’istinto; voglio ancora citare il libro di Pierre Boulle, quel Pianeta delle scimmie di cui ripensiamo forse di più all’aspetto fantastico dei personaggi nei film, i trucchi, l’ arditezza  nel concepire visivamente, un vero e proprio mondo parallelo, dove gli animali domestici prendono il nostro posto nella scala evolutiva, mentre chi è in gabbia o al guinzaglio siamo noi.                        Continua a leggere