Archive | aprile 2014

Facciamo il punto sugli OGM. (Prima Parte)

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FACCIAMO IL PUNTO SUGLI OGM.
La parola OGM (Organismi- Geneticamente- Modificati) è entrata ormai a far parte della nostra quotidianità, sia che siamo a favore o contro, credo che non stiamo realmente capendo quello che la lora creazione stia generando a livello globale. Sentirne semplicemente parlare in qualche notizia, di giornale o televisiva, lo rende un argomento incomprensibile, lontano, che non può toccarci direttamente. Non a caso i media vogliono che sia cosi, dobbiamo per loro, (pre)occuparcene il meno possibile, perchè cosi le grandi multinazionali possano continuare il gioco, il meno disturbate possibili, continuando nel loro primo intento, cioè mettere mani su l’intero mercato mondiale del cibo. Soprattutto come vedremo in seguito, avere l’esclusiva delle sementi da cui tutto nasce. Sempre tramite i media, stiamo sentento dire molto spesso di come l’Europa stia dicendo No agli ogm, ma in realtà si trovano già nei nostri piatti, ed in molti prodotti di uso quotidiano ormai da diversi anni. Il rifiuto riguarda la possibilità di coltivare in loco le sementi modificate nei laboratori, mentre per quanto riguarda le importazioni, dal 1° gennaio 2009,  c’è stata l’entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo 834/2007 che estende ai prodotti alimentari (anche biologici) una soglia di tolleranza dello 0,9%  per kg di OGM, senza obbligo di segnalarlo in etichetta al consumatore, come già avviene da anni negli alimenti e mangimi convenzionali, con cui nutriamo gli animali di allevamento, quelli poi sono senza alcuna soglia!   Continua a leggere

Aumentano le domande sbagliate: quelle senza risposta!

Cosa se ne fa una scimmia di una rosa?

ALLA RICERTA DELLA VERITA’ (ALMENO NON  PSEUDO)

1. LA PRESA DI COSCIENZA.

AUMENTANO LE DOMANDE SBAGLIATE: QUELLE  SENZA RISPOSTA!
E’ insito in noi esseri umani, porsi fin dai primi passi, delle domande. Immaginiamoci nuovamente dei bambini, che non sanno parlare, che devono ancora vedere tutto del mondo. Si comincia  per l’appunto dalle priorità, dobbiamo riconoscere i bisogni del nostro corpo, capire cosa si debba fare per rispondere alle sue chiamate. Non abbiamo altra alternativa se non osservare  i “grandi”, fare associazioni, ripetere  lo stesso appena ci è possibile. Fondamentalmente si apprende ciò che poi servirà a sopravvivere.
Tutta la prima fase della nostra vita è una vera e proprio scoperta: si guarda, si tocca, si assaggia, si prova e si sbaglia… c’è sempre vicino a noi una o più figure che ci danno aiuto, calore, affetto. Siamo fragili ma non conosciamo paura. E non possiamo neppure concepire comportamenti sbagliati, dettati da malizia , o malafede, ne tantomeno quel puro piacere, più o meno inconscio e perverso che provano alcune persone nel farsi del male, ma soprattutto fare del male.
Quello che facciamo in quei primi anni è prendere esempio, siamo tutto sommato animali che usano troppo il cervello (meno del 10%?), e neppure ricordano che cosa sia l’istinto; voglio ancora citare il libro di Pierre Boulle, quel Pianeta delle scimmie di cui ripensiamo forse di più all’aspetto fantastico dei personaggi nei film, i trucchi, l’ arditezza  nel concepire visivamente, un vero e proprio mondo parallelo, dove gli animali domestici prendono il nostro posto nella scala evolutiva, mentre chi è in gabbia o al guinzaglio siamo noi.                        Continua a leggere