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IL CERCHIO di Dave Eggers Parte 1

il cerchio copertina1ALCUNI SPUNTI DAL LIBRO IL CERCHIO DI DAVE EGGERS I° PARTE Non appena ho finito di leggere Il cerchio di Dave Eggers, sono stata colta da ottimi spunti per parlare di un tema a me molto caro. Ovvero la nostra società contemporanea. Come il virtuale e il digitale si stia allargando a macchia d’olio su di noi, entrando in ogni realtà piccola o grande che sia. Nella politica , o semplicemente come concepiamo il senso di casa o proprietà privata. Ci stiamo convincendo sia una nostra scelta, quella del relativo cambiamento e che sia opportuno , quasi inconcepibile che altri non la trovino giusta. Seguitemi dunque nell’ esplorazione sintetica del libro, prendendo tasselli che poi possono aprire ottime riflessioni per il nostro presente e che se non stiamo attenti si impadronirà di ogni possibile futuro.  Continua a leggere

ALIMENTAZIONE E SALUTE 1° passo

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ALIMENTAZIONE E SALUTE  1°passo

Messi di fronte a dati sempre più preoccupanti relativi alla nostra salute, attestati dagli stessi addetti ai lavori della Sanità mondiale, è logico che prima o poi avremmo trovato analogie tra le nuove patologie in aumento (fin dall’infanzia) con quanto riguarda uno dei nostri bisogni primari: il cibo. Ormai se ne sta parlando anche troppo per confonderci, dopotutto dentro ci sono interessi talmente alti da non immaginare neppure. Siamo condizionati, dalla fretta e dalla pubblicità, costruzioni che vogliono colpire nell’immaginario e non nella realtà. Abitudine, assuefazione, desideri che possono esaudirsi, solo perché hai la possibilità di comprarli. Poi ti insegnano che non importa il resto, quello che è scritto in piccolo sull’ etichetta, quella non conta, anzi non mettiamola neppure, la cosa più importante è nutrire la fame costante.  Ci si guarda allo specchio, i nostri comportamenti non sono da persone felici, ci ammaliamo. Ma c’è chi è pronto a riceverti anche cosi, per vendere ancora. Gente torniamo indietro finché siamo in tempo!  Volete un valido suggerimento? Leggete questa mia testimonianza.  Continua a leggere

L’amaro sapore del FRUTTO PROIBITO

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L’AMARO SAPORE DEL FRUTTO PROIBITO
Riprendiamo quella che erroneamente da molti viene chiamata la “storiella” antica che descrive l’origine della nostra condizione umana. E’ la prima tra tutte, ovvero l’uscita dal paradiso di Eden, dei nostri progenitori Adamo (Uomo) ed Eva (Vita-Vivente), da questa possiamo ricevere non poche risposte, del perché siamo cosi protesi a fare scelte cosi lontane da quelle che ci chiede la parte più profonda di noi. Perché lo diciamo cosi spesso, che questa è una vita di sofferenza, i sogni sono fatti per essere infranti, i desideri come bolle di sapone durano poco, e lasciano il vuoto. Non ci basta mai nulla, e invece di ammetterlo, puntiamo il dito, verso gli altri, verso il serpente. Ma ammettere che si è sbagliato, questo no mai! Conoscere bene dal punto metafisico la nostra vera natura, potrebbe aiutarci a prendere coscienza. La scienza cerca corpi nuovi, anni di vita in più, questo però non ci allunga minimamente il tempo per ritornare alle origini, per cambiare, bensì aumenta l’agonia inevitabile se usiamo la stessa vista.     Continua a leggere

Reale follia alla VIDEODROME

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STORIE DI REALE FOLLIA ALLA VIDEODROME
E’ da un po’ di tempo che penso di scrivere questo articolo. L’idea di associazione al famoso film di Cronenberg del 1983, VIDEODROME, a storie effettivamente ascoltate dalla “strada”, credo purtroppo sia l’ennesima conseguenza, di una vita umana, sempre più interlacciata alle macchine, e a mondi virtuali conseguenti. Il messaggio pubblicitario stile UBIK (vedi articolo del mio blog per esplorare questa ulteriore altra nuova definizione della realtà), raggiunge ogni persona, senza trovare alcuna barriera alla dignità, siano giovani, anziani, di più o meno cultura, o paese (preferibilmente “moderno”) di appartenenza . Nessuno ha la completa sicurezza di scegliere davvero quello che desidera, semplicemente è subissato da mondi studiati e creati da altre menti, che in ogni caso, non permettono una completa libertà delle proprie azioni, anche nel migliore dei casi. Seguite il filo di un ragionamento, molto importante per il vostro presente, che non vi lascerà almeno una volta, sospesi alla prossima puntata.   Continua a leggere

LA GRANDE ASTA DEI SENTIMENTI

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LA GRANDE ASTA DEI SENTIMENTI
A questo gioco che è diventato la vita, vince quindi chi offre di più?  Si investe su persone, anche solo delle semplici conoscenze, per rivenderle in apparenza. Si comprano consensi, cucendosi addosso il vestito dell’imperatore. Tutto un gran fumo e niente arrosto.
Non sto parlando di schiavitù, no assolutamente, quella la aborriamo tutti, non dovrebbe più esserci nei famosi anni 2000. Ma a chi vogliamo raccontarla?! Per due lire siamo pronti a venderci qualsiasi cosa. Basta una parola per rovinare la vita di chiunque, perché ormai esiste una linea ben marcata tra apparenza ed essenza, ed essere amici o compagni fedeli di anni non significa nulla di fronte a foto o testimonianze pubbliche di poche righe. Anche se sei qualcuno che per quieto vivere non si vuole esprimere, vieni prezzato: come un non attendibile, che non da supporto, che non ha valore. I veri sentimenti non cambiano il loro aspetto per essere dimostrati, sono coerenti, sono un fuoco sempre acceso, ci sono e basta. Il momento del dolore è facile da condividere, ma lo è molto meno quello della felicità, che non c’entra nulla con l’apparenza. Probabilmente chi esce definitivamente dai nuovi giochi fomentati dalla comunicazione (chat-bacheche-social network) sempre attiva e rapida, ha contrariamente a quello che ci può dire inizialmente la testa, qualcosa in più da darci e non il contrario.
Avere vicino la voce fuori dal coro, che stona l’allegra sinfonia della concatena di un finto evolversi ed andare avanti, ci stizzisce perché vorremmo baloccare ancora fino alla fine dei giorni, senza prendersi mai delle vere responsabilità. Il grillo parlante è solo la nostra coscienza non un nemico da schiacciare.    Continua a leggere

VIZI CAPITALI MODERNI: II l’Ipocrisia delle Vanaglorie

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VIZI CAPITALI MODERNI: II L’ Ipocrisia delle Vanaglorie
E’ davvero incredibile come si possa facilmente trovare anche solo dentro ogni nostra giornata,  lo spunto realista e ottimi validi esempi per addentrarsi tra i figli della moderna superbia. Come ci ricordano tutti gli scritti sul tema dei vizi capitali, essa è proprio la madre da cui parte ogni tendenza distorta. Il pericolo maggiore per l’individuo singolo è che non sa  individuarla in sé stesso, spesso permettendosi di deridere quella altrui e ancora non contento, si sente pure in dovere di pungerla con un’ apparenza di sfida. E questo lo fa, ingrandendo quell’ ombra di gloria, atta a ricoprire poi chiunque indistintamente e senza alcun rispetto.
Ci si lamenta di nemici e sabotaggi, ma questa abitudine a gonfiarsi di piccole e grandi vanaglorie, oltre che a chiudere possibili veri dialoghi con gli altri, attira inevitabilmente le mosche, ovvero, esseri in fondo fastidiosi e sporchi, che cercano dove posare le uova, per poi nutrirle a nostre spese. E nel momento che la verità viene a galla (perché accadrà!), ecco quanto il senso dell’ ammirazione ricevuta dagli altri, lascerà solo il nulla.
Un viaggio dall’ inizio alla fine, nato dalla superbia, e sfociato negli insuccessi delle vanaglorie, passando inevitabilmente  per la vanità e l’ ipocrisia. Quanto è facile caderci, ma la soluzione potrebbe venire in ogni momento proprio da quel nemico che tanto ci offende profondamente. Continua a leggere

L’ Assuefazione al MALE

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L’ASSUEFAZIONE AL MALE
Il Male. Chissà se ci venisse posta la seguente domanda: cos’è per te il male? Quale sarebbe a sorpresa la nostra risposta.
Perché rendere un espressione tanto grande che vuol dire tutto e niente, in un dato oggettivo, quasi fisico, relazionato alla propria vita è in realtà molto difficile. Forse potrebbe essere racchiuso in quella malattia cronica che ci portiamo sempre dietro da anni, e che nonostante tutto non facciamo nulla per guarirla, forse il nostro male è non avere quei mezzi che messi a disposizione, toglierebbero l’affanno del restare a galla ogni giorno , correndo e facendo lavori che non ci ripagano neppure nella stima. C’è anche il male di non essere qualcun altro, vivere lontani, su altri continenti e solo per sé stessi.  Nonostante tutto, qualunque sia la risposta erronea che esprimiamo, si rimane ben aggrappati a tutti questi mali, ricercando ossessivamente il male altrui, ci ingozziamo di telenovele (storie famigliari al limite dell’indecenza) e nuovi programmi di violenza estrema, dove addirittura c’è l’ esplosione di un epilogo grandioso che manca alla nostra storia. Si comincia con l’abituarsi  al peggio che non conosciamo, lo rendiamo possibile, e infine lo  desideriamo. Siamo come spettatori al circo romano, alziamo le braccia esultanti, osservando il leone sbranare il prossimo. Paghiamo soventemente il biglietto.
Quindi lo spettacolo continua.   Continua a leggere

LA NOIA distruttrice della vita

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LA NOIA DISTRUTTRICE DELLA VITA
Quando ormai si crede di aver provato tutto, proprio lì si rimane senza alcun risultato. C’è chi segue i canoni ufficiali con cui ci è sempre stato detto si sarebbe raggiunta la stabilità, oppure usando il grande parolone assoluto: LA FELICITA’. Chi invece sentendosi ingannato, ha intrapreso tutto un altro percorso, fatto di piaceri, libertà istintive, e proprie regole doro del vivere bene. Ma ecco infine come risultato per tutti lo stesso male moderno, ma anche antico. Si fa sentire forte il vuoto interiore contro cui si è cominciata la stessa battaglia, anche se con armi diverse, e sebbene ci siano oggi più cibi e vezzi per colmare ogni lacuna, tanta offerta e pure meno fatica, la malattia non fa che peggiorare. Quella noia e inettitudine cosi legate insieme, che fanno vedere ogni cosa dello stesso grigio informe colore. La tenia dell’ anima che si nutre di ogni stimolo, indebolendo sempre più la bellezza degli antichi sogni per cui si dava un senso ad ogni minima azione. Ed ecco poi la coscienza di aver provato ad aprire porte chiuse, con le chiavi sbagliate, e quella lunga corsa al non farsi prendere troppo dal tempo, per accorgersi di aver perso la gara ed ogni vera occasione di vita .
E’ forse questa piaga profonda  a farci passare la voglia di perseguire? Che induce a prendere senza più dare nulla, lasciandosi andare dalla stessa corrente a cui si pensava di andare cosi contro?    Continua a leggere

VIAGGIO AL CENTRO DEL DESERTO

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VIAGGIO AL CENTRO DEL DESERTO
Il viaggio è un’esperienza importantissima nella vita di ogni persona, non riguarda solo un particolare luogo, oppure la maggior offerta di servizi alla minor spesa. Non è quello che ormai per forza, mentre ci sei dentro, va fotografato e direttamente fatto vedere a chi è rimasto a “casa”. Il viaggio è il distacco pressoché totale da ciò che nel nostro mondo quotidiano ci lega da vincoli e scadenze, è la vera opportunità per sapersi ritrovare in un luogo sconosciuto che ha qualcosa di nuovo da insegnarci perché poi lo si possa riportare nel nostro successivo presente.
Una storia narrata è preziosa perché in qualche modo realmente vissuta, è un pezzo vitale, non solo un passaporto multi timbrato che ci fa più ricchi di chi invece è rimasto sempre solo nello stesso posto. Il viaggio è ogni giorno, non ci si ferma mai, spesso infatti tra i ricordi più belli, sono quei momenti faticosi, in cui si pensava di non farcela, ed è li che si è capita la forza grande del proprio spirito.      Continua a leggere

L’ AMORE MALATO VII PARTE: La Famiglia.

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L’AMORE MALATO VII PARTE: LA FAMIGLIA. Un viaggio dal basso verso l’alto.
Per inquadrare bene quale sia il maggior sfogo della malattia globale chiamata Amore malato, dopo aver considerato vari fronti della società, nei miei primi post, ritorno verso quel nucleo chiamato Famiglia, che  è la sua materia prima. Senza di essa infatti non ci sarebbe alcun modello su cui costruire una vita comunitaria. Eppure proprio dal prodotto finale, composto di tante famiglie, arriva anche l’influenza continua, che porta alla divisione, allo sfaldamento e non al rafforzamento di quelle basi tanto fondamentali.
Ormai quasi tutto è fondato su degli oggetti, in primis il denaro, che nella realtà è solo della carta stampata che però può comprare anche i sentimenti, dividere i legami più forti. Si arriva per essi, persino ad azioni contro ogni principio e moralità con i quali si è cresciuti. Ci si accorge di questo male, eppure si continua a galleggiare nel suo gioco supremo, ciò che vuole è tenerci in pugno, lasciarci senza forze.
Ci sono tantissimi esempi quotidiani e sempre più attuali che stanno tagliando le gambe ad ogni componente della famiglia. Non esiste più in questo prezioso insieme, un’ immagine forte e che meriti rispetto. Il più debole va affossato e messo alla pubblica piazza. La barca affonda e torna solo l’istinto di sopravvivenza, che non guarda in faccia nessuno.
Davvero un viaggio doloroso ma illuminante. Sopportare in silenzio spesso non vuol dire fare la cosa giusta.      Continua a leggere