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IL BLOCCO DELLO SCRITTORE

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IL BLOCCO DELLO SCRITTORE
Quello che sostanzialmente esce da noi, sotto forma di parola oppure arte, nel nostro XXI secolo si può dire davvero originale? O è solo l’ennesima contaminazione esterna, dovuta ai molti, troppi stimoli a cui siamo sottoposti ogni giorno? Ci conformiamo a linguaggi precisi, che sappiamo già in partenza piacere al maggior numero di pubblico, lasciando da parte invece la solita voce interiore che cerca di farsi sentire per prima proprio da noi. Non avere ispirazioni oggi parrebbe paradossale, si può permettersi fuori dal lecito di inventarsi il peggio per un briciolo di attenzione. Ma è comunque un fuoco di paglia che dura poco, finendo al dimenticatoio mediatico. Il blocco dello scrittore arriva dal fatto che nel mondo dell’apparenza, ormai non si ha più niente da dire, e come il grande nulla della storia infinita, esso cancella l’unica possibilità di lasciare il vero segno.    Continua a leggere

LA VERA MAGIA DEI LIBRI

la magia dei libri

LA VERA MAGIA DEI LIBRI
Per chi ama il mondo, e con le stesse emozioni di un bambino, si vuole abbeverare e saziare di quanto ancora non ha avuto modo di provare, vedere, sentire nel proprio cuore, sappia che c’è un modo che nessuna tecnologia riuscirà mai a soppiantare. Leggere e scrivere porta quella libertà nell’anima che stiamo andando a cercare e ricercare, in posti sempre più stereotipati e controllati. Mentre c’è chi studia ogni giorno, sistemi per portarti a decidere cosa è giusto o meno per la tua vita, quando invece ti trovi a vagare tra corridoi di scaffali carichi di volumi, è solo il cuore che ti porta a prendere in mano quel libro, a volte persino sconosciuto. Solo tu sai piano piano svelare cosa racchiude, e la magia a volte è scoprire che sembra parli di te, e ti dia quei consigli di cui avevi bisogno proprio in quel momento. La forza di cambiare può arrivare da quelle pagine giallastre e datate, memorie di chi non c’è più, sono come bottiglie che contengono un messaggio e poi sono lanciate nel mare. Frammenti fondamentali per trovare risposte nell’esistenza solitaria e individualista di ognuno di noi. Ma veramente stanno per morire i nostri cari vecchi libri? Cosa possiamo fare per impedirlo?   Continua a leggere

Siamo fatti per amare

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SIAMO FATTI PER AMARE
E’ da un po’ che non mi fermo a commentare, un fenomeno televisivo e ancor più tempo è passato, senza aver dedicato qualche pensiero, alla grande arte chiamata: Musica.
Questi due tipi di comunicazione cosi forti, ogni anno possono incontrarsi nell’evento del famoso festival dei fiori. Almeno dieci anni sono passati dalla mia totale indifferenza verso questo fenomeno mediatico nazionale. Cosa è mai successo stavolta di tanto diverso, da attirare la mia attenzione? Be! Ben più di un particolare: primo la possibilità di identificarsi con “vecchi” nomi che per noi trentenni, quarantenni di oggi, sono stati i baluardi dell’adolescenza. Ed è davvero troppo bello trovare in loro la stessa nostra maturità ottenuta dopo non poche battaglie di fronte a stessi nemici più o meno interiori. In un momento per il mondo tanto critico, ecco parole di rinascita, speranza, sempre le stesse ma con ancora tanto da dire.
Il vero vincitore (almeno morale) sta diffondendo un monito davvero grande per questi nuovi anni in arrivo.    Continua a leggere

Il diario personale-Il libro più bello

scriverediarioIL DIARIO PERSONALE, IL LIBRO PIU’ BELLO
Pur avendo a disposizione molti mezzi oggi per comunicare e farci conoscere, appare sempre più chiaramente quanto si stia perdendo l’uso di antichi e affascinanti linguaggi, da molto tempo impiegati per raggiungere le persone più importanti, ma anche quelle di cui si sa poco, e a cui vorremmo far capire meglio chi siamo, per ricevere la loro fiducia.
Dove sono andate a finire le care vecchie lettere? Quelle su carta colorata, profumata, a volte stropicciata per il viaggio. Con righe scritte a getto, con cancellature ed errori ma cosi comprensibili, vere, sincere!
Come si può avere il coraggio di chiamare “diario”, una serie di frasi e condivisioni, pari a poche parole soprattutto di commento, al lamentarsi dei soliti problemi, quali il tempo, oppure al mostrare sempre e solo i soliti luoghi comuni, senza seminare alcuno spunto per andare oltre. Si mostra-dimostra e basta, parliamo in realtà molto poco. L’arte dello scrivere dal cuore pare svanita. Ci si commuove sempre meno ascoltando e leggendo,  ci attira la biografia del solito che passa in televisione e prende i soldi dalla pubblicità, mentre ci lasciamo sfuggire il libro più bello mai scritto, la nostra vita e quella di chi ci ha conosciuto davvero.   Continua a leggere