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Reale follia alla VIDEODROME

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STORIE DI REALE FOLLIA ALLA VIDEODROME
E’ da un po’ di tempo che penso di scrivere questo articolo. L’idea di associazione al famoso film di Cronenberg del 1983, VIDEODROME, a storie effettivamente ascoltate dalla “strada”, credo purtroppo sia l’ennesima conseguenza, di una vita umana, sempre più interlacciata alle macchine, e a mondi virtuali conseguenti. Il messaggio pubblicitario stile UBIK (vedi articolo del mio blog per esplorare questa ulteriore altra nuova definizione della realtà), raggiunge ogni persona, senza trovare alcuna barriera alla dignità, siano giovani, anziani, di più o meno cultura, o paese (preferibilmente “moderno”) di appartenenza . Nessuno ha la completa sicurezza di scegliere davvero quello che desidera, semplicemente è subissato da mondi studiati e creati da altre menti, che in ogni caso, non permettono una completa libertà delle proprie azioni, anche nel migliore dei casi. Seguite il filo di un ragionamento, molto importante per il vostro presente, che non vi lascerà almeno una volta, sospesi alla prossima puntata.   Continua a leggere

L’ Assuefazione al MALE

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L’ASSUEFAZIONE AL MALE
Il Male. Chissà se ci venisse posta la seguente domanda: cos’è per te il male? Quale sarebbe a sorpresa la nostra risposta.
Perché rendere un espressione tanto grande che vuol dire tutto e niente, in un dato oggettivo, quasi fisico, relazionato alla propria vita è in realtà molto difficile. Forse potrebbe essere racchiuso in quella malattia cronica che ci portiamo sempre dietro da anni, e che nonostante tutto non facciamo nulla per guarirla, forse il nostro male è non avere quei mezzi che messi a disposizione, toglierebbero l’affanno del restare a galla ogni giorno , correndo e facendo lavori che non ci ripagano neppure nella stima. C’è anche il male di non essere qualcun altro, vivere lontani, su altri continenti e solo per sé stessi.  Nonostante tutto, qualunque sia la risposta erronea che esprimiamo, si rimane ben aggrappati a tutti questi mali, ricercando ossessivamente il male altrui, ci ingozziamo di telenovele (storie famigliari al limite dell’indecenza) e nuovi programmi di violenza estrema, dove addirittura c’è l’ esplosione di un epilogo grandioso che manca alla nostra storia. Si comincia con l’abituarsi  al peggio che non conosciamo, lo rendiamo possibile, e infine lo  desideriamo. Siamo come spettatori al circo romano, alziamo le braccia esultanti, osservando il leone sbranare il prossimo. Paghiamo soventemente il biglietto.
Quindi lo spettacolo continua.   Continua a leggere

LA NOIA distruttrice della vita

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LA NOIA DISTRUTTRICE DELLA VITA
Quando ormai si crede di aver provato tutto, proprio lì si rimane senza alcun risultato. C’è chi segue i canoni ufficiali con cui ci è sempre stato detto si sarebbe raggiunta la stabilità, oppure usando il grande parolone assoluto: LA FELICITA’. Chi invece sentendosi ingannato, ha intrapreso tutto un altro percorso, fatto di piaceri, libertà istintive, e proprie regole doro del vivere bene. Ma ecco infine come risultato per tutti lo stesso male moderno, ma anche antico. Si fa sentire forte il vuoto interiore contro cui si è cominciata la stessa battaglia, anche se con armi diverse, e sebbene ci siano oggi più cibi e vezzi per colmare ogni lacuna, tanta offerta e pure meno fatica, la malattia non fa che peggiorare. Quella noia e inettitudine cosi legate insieme, che fanno vedere ogni cosa dello stesso grigio informe colore. La tenia dell’ anima che si nutre di ogni stimolo, indebolendo sempre più la bellezza degli antichi sogni per cui si dava un senso ad ogni minima azione. Ed ecco poi la coscienza di aver provato ad aprire porte chiuse, con le chiavi sbagliate, e quella lunga corsa al non farsi prendere troppo dal tempo, per accorgersi di aver perso la gara ed ogni vera occasione di vita .
E’ forse questa piaga profonda  a farci passare la voglia di perseguire? Che induce a prendere senza più dare nulla, lasciandosi andare dalla stessa corrente a cui si pensava di andare cosi contro?    Continua a leggere

La voce del Silenzio

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LA VOCE DEL SILENZIO
Ormai siamo talmente assuefatti al continuo rumore, i colori sbiaditi, il bombardamento di immagini create e ritoccate di quella che dovrebbe essere la realtà. Cosi abituati alla velocità, al cibo della mente e del corpo, che ci viene dato di avere da qualcuno che sceglie per noi. Dov’è  finita la saggezza popolare tanto legata alla terra? Ci facciamo ormai le stesse domande di animali, addomesticati da un vero e proprio sistema sintetico, e finiamo per convincerci sia la nostra vita, la nostra casa e di conseguenza vada pure protetta.  Al pari dei nostri animali domestici, rispondiamo a un attenta educazione del nostro padrone, in cambio dei bisogni primari ma a loro differenza siamo tenuti a pagarli oltre ciò che già diamo. Cosa rimane per noi? Ci battiamo per i diritti sbagliati, perché ragioniamo da dentro il sistema, noi stessi contaminati anche se non ce ne accorgiamo.  Come mai appena un attimo lasciamo il giro della giostra subito capiamo ci sia un altro tipo di senso a cui porta la nostra esistenza? Cosa ci chiede mai quella voce ritrovata nell’assoluto silenzio che tanto ci fa paura, pur di fronte alla giustizia che porta?        Continua a leggere

IL DESTINO DI CASSANDRA

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IL DESTINO DI CASSANDRA ANCHE OGGI QUELLO DI MOLTI
Il mito di Cassandra, ce lo ricordiamo tutti. Lei annunciò la fine della sua famiglia, della corte, del regno e di tutto il suo popolo. Non taceva mai Cassandra, pur sapendo tali verità che l’avrebbero segnata per sempre e inevitabilmente come una pazza, portatrice lei stessa delle sventure che vedeva incombere su tutti. La crediamo fragile, ma la sua vita porta un peso tale, da farla entrare di diritto nella lista degli eroi più forti nelle epiche storie dell’ Iliade o dell’ Eneide, almeno quanto i grandi sovrani e i combattenti sui campi. Cassandra poteva fuggire, ma rimase fino alla fine, abbracciando anche l’atrocità che già conosceva e a cui non poteva dare alcun cambiamento. Sebbene in chiave meno romanzata, ci sono ancora persone come lei, che ogni giorno cercano di dire la verità, prima dei tempi. Ma questo gesto d’amore viene brutalmente lapidato. Come fare quindi a salvare qualcuno senza incutere paura? In un mondo di profezie nefaste, com’ è possibile si fugga proprio ai gesti d’amore?         Continua a leggere

IL MONDO DI BABELE. Nuovi linguaggi e maggiori distanze tra noi

babelemoderna1IL MONDO DI BABELE. NUOVI LINGUAGGI E MAGGIORI DISTANZE TRA NOI
Già dal titolo si può capire quello di cui voglio parlare in questo post.
La storia presa in considerazione per un argomento tanto grande, non poteva che arrivare dal libro dei libri: LA Bibbia.  Non limitiamoci certi momenti di riprenderlo in mano e sfogliarlo anche a caso, è un fulcro volenti o nolenti, da cui nasciamo. Certo, in alcuni punti può giungere al massimo della nostra comprensione umana, per il suo lato fantastico, ma può anche essere talmente crudo e fin troppo dettagliato quando si riferisce all’indole più vera dell’uomo. Bisogna riconoscere certe storie da cui dipende la nostra cultura come una chiave preziosa, per aprire la mente, fino ad arrivare nel più profondo di chiunque, senza distinzioni. La famosa Torre di Babele la possiamo trovare ancora tra le prime pagine, subito dopo la fine del diluvio universale, si parla di un epoca dove l’uomo è tornato forte, domina su tutto, specialmente su se stesso, è quindi il suo lato più ambizioso ed egoista a prevalere. Dio in questo momento di ricrescita viene considerato un pari, come una persona raggiungibile, da poter sfidare senza alcun timore. L’uomo allora si stava moltiplicando sempre più, con gli spostamenti, comincia  ad unirsi con chi incontra nei suoi viaggi, formando un gruppo unico e compatto. Ma gli intenti che stavano dietro a questa nuova unità però non erano buoni, cosi cominciò per mano divina la sua dispersione.           Continua a leggere

Superstizioni e occulto. Ritorno al “Medioevo” (amore malato VI Parte)

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SUPERSTIZIONI E OCCULTO RITORNO AL “MEDIOEVO” (AMORE MALATO VI PARTE)

I SOGNI SON DESIDERI
Dopo il tema della religione, ampiamente osservato a questo link della sezione amore malato, vorrei portare l’attenzione , sul paradosso legato molto strettamente , tra mancanza di fede e la proliferazione di nuove dottrine e forme di pensiero, inneggianti alla libertà umana e la riscoperta della conoscenza di doti favolose insite in noi. Quello che si osserva è una maggiore potenza, si, ma solo nel toglierci ogni credo finora conosciuto, aumentando la mancanza di difese contro grandi pericoli sempre esistiti. Già da qualche secolo, la percezione dell’uomo rispetto a grandi tematiche, come la vita dopo la morte o la distinzione tra il bene e il male, sta progressivamente cambiando. Più le scoperte della scienza fanno passi avanti e più sentiamo di definirci, i detentori della verità assoluta, questo mi fa tornare all’antifona su cui verte tutto il discorso: SAPERE=POTERE (prestigio, successo, dominio). Ma chi ci da questo sapere?
In realtà credo che non sapremo  mai  cosi, ciò che potrebbe renderci tutti uguali e consapevoli; noi sappiamo solo ciò che viene scelto e filtrato da chi vuole sapere /potere assoluto. Sia da parte dell’incantatore che degli incantati non c’è alcun tipo di equilibrio come modello raggiunto nel decantato XXI secolo.          Continua a leggere

Credere ancora nella giustizia dell’ uomo?

CREDERE ANCORA NELLA GIUSTIZIA DELL’UOMO ?
Ci sono molti argomenti di cui vorrei parlare questi giorni, continuando quella ricerca dei sintomi che dovrebbero rendere consapevoli tutti noi che quel “qualcosa”, che sentiamo dentro non andare come dovrebbe, è fondamentalmente lo scontro tra i nostri veri bisogni, e ciò che crede invece la testa, in base a proprie esperienze, certo, ma comunque che vanno a nozze con i luoghi comuni e quel passa parola che aleggia impalpabile, quella “voce” che incessantemente ci parla in filodiffusione, e ci dice: <<Tu sei cosi!>> <<Tu devi essere cosi!>> <<Tu sei diverso>>      << Tu vali molto di più degli altri>> <<Tu non meriti questo>> << Tu… Tu e solo Tu…>>. Come uno scrittore che mette molto di sé nelle sue storie, nei suoi personaggi, oggi non a caso mi fermo un attimo a riflettere sulla parola giustizia, di come troppe volte si vanno a dare colpe dove si potrebbe trovare conforto, mentre si continua a sbagliare e impantanarsi dentro il gioco perverso, di “potere” e “denaro”.
Logico che per alimentarsi questo tipo di sistema (dove siamo dentro fino al collo), prepari trappole, inganni, nuove forme di approvvigionamento a scapito di chi realmente muove gli ingranaggi (NOI ossia TU), con la forza fisica, le speranze, le azioni quotidiane per avere accesso ai bisogni primari, ma  anche buoni (e meno buoni) propositi comunitari possono produrre.        Continua a leggere

Cominciare dalla fine del mondo

Chichén Itzá

La ormai conosciuta piramide di Chichén Itzá.

COMINCIARE DALLA FINE DEL MONDO.

Equinozio d’inverno (21.12.2012).

Ovvero l’ultimo giorno del calendario Maya.
Di questa data è da veramente un sacco di tempo che ne sentiamo parlare, ci è sembrata in questo modo, essere  sempre un po’ così: quell’appuntamento beffardo che attendeva lontano. Una sorta di leggenda affascinante e intricata che alcuni esperti più o meno riconosciuti come tali, hanno cercato di spiegarci in molteplici modi anche razionali,  perché no?! Ma in fondo finiti inevitabilmente nelle mani di chi ha preferito renderla una storia per ragazzini, lasciando all’oscuro quella parte saggia che è presente in ogni dove e che comunque è li per poterci insegnare qualcosa.
Questo pezzo della nostra storia è diventato infine una “Parodia” di dati reali, un fatto non ben definito ma pronto a intaccare quel sistema di vita di cui spesso ci lamentiamo, che  poi però quando è giunto il suo tempo,  non riusciamo a lasciare cosi facilmente.

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