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Diamo spazio alle nuove parole. Nuova sezione: Parole, parole, parole
DIAMO SPAZIO ALLE NUOVE PAROLE
NUOVA SEZIONE: PAROLE, PAROLE, PAROLE
Lo spazio Parole, Parole, Parole … vuole puntare l’attenzione sui nuovi vocaboli ormai entrati ad essere parte della nostra quotidianità; senza dimenticare quelli già esistenti che però trovano nuova identità nella società profondamente cambiata degli ultimi decenni.
Che siano nuovi o vecchi questi vocaboli non devono essere intesi come ovvi, c’è tutto un mondo o anche di più, dentro ognuno di essi.
Ancora comunichiamo per modi di dire ed aneddoti, tramandati fino a noi, persino da antichissime civiltà ormai scomparse da tempo. Il nostro linguaggio è una vera miniera di sapere. Continua a leggere
La favola dell’ uomo che odiava
LA FAVOLA DELL’UOMO CHE ODIAVA (per adulti)
C’era una volta in un universo lontano da ogni immaginazione, un piccolo pianeta tutto azzurro. Era abitato da uomini con due piedi per camminare e due mani per lavorare-trasformare-scoprire tutto ciò che era loro intorno. La loro leggenda cominciò cosi: in un giorno molto importante, si svegliò il “Primo” di questa razza detta “uomini”; era già adulto e senza ombelico, perché come lo stesso suo nome significava nella loro antica lingua, lui era “Nato Dal Cielo”. La sua mente era straordinariamente evoluta, nacque imparato di fronte a tutto. Non potendo comunicare con nessuno, utilizzò la sua capacità di linguaggio, per dare nomi e spiegare a se stesso, il senso di ogni elemento esistente, cosicché creare era diventato da subito il suo motivo per continuare a vivere senza farsi troppe domande sulla propria esistenza. Eppure dopo non molto tempo della sua eternità imparò ben presto il significato della nostra parola: Noia … non c’era più nulla infatti che avesse un segreto per lui, tranne una cosa importantissima e che gli mancava, identificare i sentimenti. Continua a leggere
Sintomi di un amore malato (IV parte) Sessualità e nuovi generi
SESSUALITA’ E NUOVI GENERI
La confusione va a colpire dritto al centro della persona, che tra tante voci interiori ed esterne, magari identifica si il proprio disagio ma non si sente compresa nel bisogno di cure, è semplicemente lasciata li, ad alimentarsi giorno per giorno, della stessa causa del suo male. E questa incomprensione può sfociare anche in scelte radicali senza ritorno. Si parla ancora di piccoli gruppi, minoranze non comprese, e solo additate, che non hanno la pace dentro, perciò tendono a mostrarsi maggiormente, per farsi sentire e in modo spesso imbarazzante. Oppure cercano di condividere quella che si identifica come un’ ingiustizia sociale , cercando molti altri appoggi a scopi alla fine prettamente personali. Ad esempio perché punzecchiare la normalità sessuale altrui, volendo ottenere gli stessi dogmi o addirittura eliminarli nella loro radice? Se dentro noi stessi ci si riesce ad ascoltare (cosa veramente difficile per chiunque) e si ha un proprio Credo come si afferma, sventolando sempre più religioni personali, giuste, etiche, costruite a puntino dove tutto è concesso. Se veramente si è capito quello che si vuole, se si è cosi avanti, perché dare cosi importanza a quello che circonda? A ciò che si possa pensare delle proprie azioni? Si dovrebbe vivere pacificamente ed insegnare agli altri piuttosto a ritrovarsi, a continuare la propria vita per come si è e con quello che si ha già, invece che farli sentire cause negative, e già in partenza intolleranti, ma a cosa? Continua a leggere
Sintomi di un amore malato – Nuovi gruppi religiosi e mancanza di fede (III parte)
NUOVI GRUPPI RELIGIOSI
Per minare ulteriormente le idee generali non dobbiamo dimenticare che la società sta cambiando anche per il maggior scambio di dati, ed è ampia la varietà di culture che trovandosi a vivere vicine (non sempre in armonia) prendono da noi e danno anche molto di sé. Ma altri sintomi dell’ amore malato non possono spiegarsi in questo caso solo nel fatto certo di immigrazione e convivenze con stranieri in netto aumento, rischiamo di mettere profondi paletti di pregiudizio mentre come ho detto più volte nei punti precedenti, il pericolo sta nascosto dietro un’ apparenza allettante, persino tranquillizzante, li si annida l’oscuro. In Italia stanno aumentando i gruppi di vario stampo tipo new-age , esoterico, orientale, variazioni del nostro stesso cristianesimo (che possono trarre in inganno), vere e proprie strutture con gerarchie, che per mantenersi oltre agli iscritti (che solitamente lavorano gratis per il bene del loro gruppo e offrono donazioni), organizzano corsi e convegni aperti a tutti e dalle tematiche piuttosto interessanti, volte alla migliore delle intenzioni di bene… per la maggiore lo slogan usato è questo: ritrovare l’armonia in sé stessi. Pratiche rilassanti, musica che è preghiera, colori, gli angeli, parlare con le piante, etc… dove mai può esserci del male? Continua a leggere
Come straniero in terra straniera 2000
COME STRANIERO IN TERRA STRANIERA 2000.
Descrivere oggi quali siano le realtà che ci circondano sta diventando estremamente difficile, seppure con tali potenti mezzi, a nostra disposizione e con una maggiore possibilità di rintracciare dati o persone che possono condividere a pieno i nostri bisogni di risposte e informazioni. Pare che l’effetto di tali benefici sia quello di moltiplicare ancor più le domande allontanandoci da ciò che inizialmente aveva creato proprio la spinta verso un certo argomento. Conosco una persona a cui volgo tutta la mia più grande stima, perché ancora giovane fece una scelta: no radio, no tv, no libri impegnativi, giusto per lasciare dentro di se la propria impressione su quello che giorno per giorno viveva di nuovo, ma anche e soprattutto ascoltando le storie degli altri e le loro emozioni. L’esperienza dei cinque sensi e mezzo ci fa spettatori, assolutamente non passivi, l’ empatia umana è quella sensibilità in più che può farci conoscere ogni giorno qualcosa di assolutamente nuovo e non estraneo di noi stessi . Continua a leggere
Cominciare dalla fine del mondo
COMINCIARE DALLA FINE DEL MONDO.
Equinozio d’inverno (21.12.2012).
Ovvero l’ultimo giorno del calendario Maya.
Di questa data è da veramente un sacco di tempo che ne sentiamo parlare, ci è sembrata in questo modo, essere sempre un po’ così: quell’appuntamento beffardo che attendeva lontano. Una sorta di leggenda affascinante e intricata che alcuni esperti più o meno riconosciuti come tali, hanno cercato di spiegarci in molteplici modi anche razionali, perché no?! Ma in fondo finiti inevitabilmente nelle mani di chi ha preferito renderla una storia per ragazzini, lasciando all’oscuro quella parte saggia che è presente in ogni dove e che comunque è li per poterci insegnare qualcosa.
Questo pezzo della nostra storia è diventato infine una “Parodia” di dati reali, un fatto non ben definito ma pronto a intaccare quel sistema di vita di cui spesso ci lamentiamo, che poi però quando è giunto il suo tempo, non riusciamo a lasciare cosi facilmente.