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Il tema dell’ AUTOGUARIGIONE

IL TEMA DELL’ AUTOGUARIGIONE.

Autoguarigione. Se ne sente sempre più parlare, ma precisamente ora in un mondo dove tutto sembra possibile, dove come già avevo accennato nel post precedente, tanti, troppi sembrano essere diventati, mercanti di bellezza, di buoni consigli per essere al top, ma soprattutto detentori della soluzione ad ogni tuo problema. Dove c’è sempre una risposta pronta, che ti viene confezionata e raffazzonata in boccette e scatoline dorate, con un suo prezzo. Sentirci dire riguardo le malattie  che è una condizione completamente  o in parte  fatta e disfatta dalla nostra sola forza del pensiero, be pare proprio un colpo gobbo.
Finisce per diventare una voce in più, spersa tra mille notizie che ogni giorno ci raggiungono, grazie anche all’aiuto dei molti mezzi  a nostra disposizione, ma secondo me che meriterebbe più attenzione. Il significato di questa nuova parola ci arriva come ovattato, senza molto peso, daltronde siamo da anni subissati dalle tante nuove discipline di rilassamento, o di rinnovamento energetico,  con matrici  forti di  essenza pseudo-religiosa, dove il messaggio finale è che il centro del tutto sei tu stesso.
L’autoguarigione, più che una scoperta scientifica, possiamo a un primo impatto , forse percepirla come uno scendiletto caldo, per discipline di meditazioni tipo lo  yoga, l’ennesima onda new-age che ci vorrebbe padroni assoluti del nostro destino.  Si certo molte definizioni , possono far sembrare, magari qualcuno usa questo nuovo tema anche per catturare l’attenzione, visto che siamo sempre più “malati” e bisognosi di venire illuminati di vera saggezza, ma come in ogni cosa c’è sempre il suo briciolo di realtà e quello di manipolazione più o meno voluta, per scopi tutt’altro che altruisti.              Continua a leggere

Diamo spazio alle nuove parole. Nuova sezione: Parole, parole, parole

 

DIAMO SPAZIO ALLE NUOVE PAROLE

NUOVA SEZIONE: PAROLE, PAROLE, PAROLE

Lo spazio Parole, Parole, Parole … vuole puntare l’attenzione sui nuovi vocaboli  ormai entrati ad essere parte della nostra quotidianità;  senza dimenticare quelli già esistenti  che però trovano nuova identità  nella società profondamente cambiata degli ultimi decenni.
Che siano nuovi o vecchi questi vocaboli non devono essere intesi come ovvi, c’è tutto un mondo o anche di più, dentro ognuno di essi.
Ancora comunichiamo per modi di dire ed aneddoti, tramandati fino a noi, persino da antichissime civiltà ormai scomparse da tempo. Il nostro linguaggio è una vera miniera di sapere.           Continua a leggere

La favola dell’ uomo che odiava

LA FAVOLA DELL’UOMO CHE ODIAVA (per adulti)

C’era una volta in un universo lontano da ogni immaginazione, un piccolo pianeta tutto azzurro. Era abitato da uomini con due piedi per camminare e due mani per lavorare-trasformare-scoprire tutto ciò che era loro intorno. La loro leggenda cominciò cosi: in un giorno molto importante, si svegliò il “Primo” di questa razza detta “uomini”; era già adulto e senza ombelico, perché come lo stesso suo nome significava nella loro antica lingua, lui era “Nato Dal Cielo”. La sua mente era straordinariamente evoluta, nacque imparato di fronte a tutto. Non potendo comunicare con nessuno, utilizzò la sua capacità di linguaggio, per dare nomi e spiegare a se stesso, il senso di  ogni elemento esistente, cosicché creare era diventato da subito il suo motivo per continuare a vivere senza farsi troppe domande sulla propria esistenza. Eppure dopo non molto tempo della sua eternità imparò ben presto il significato della nostra parola: Noia … non c’era più nulla infatti che avesse un segreto per lui, tranne una cosa importantissima e che gli mancava, identificare i sentimenti.     Continua a leggere

Sintomi di un amore malato (IV parte) Sessualità e nuovi generi

SESSUALITA’ E NUOVI GENERI

La confusione va a colpire dritto al centro della persona, che tra tante voci interiori ed esterne, magari identifica si il proprio disagio ma non si sente compresa nel bisogno di cure, è semplicemente lasciata li, ad alimentarsi giorno per giorno, della stessa causa del suo male. E questa incomprensione può sfociare anche in scelte radicali senza ritorno. Si parla ancora di piccoli gruppi, minoranze non comprese, e solo additate, che non hanno la pace dentro, perciò tendono a mostrarsi maggiormente, per farsi sentire e in modo spesso imbarazzante. Oppure cercano di condividere quella che si identifica come un’ ingiustizia sociale , cercando molti altri appoggi a scopi alla fine prettamente personali. Ad esempio perché punzecchiare la normalità sessuale altrui, volendo ottenere gli stessi dogmi o addirittura eliminarli nella loro radice? Se dentro noi stessi ci si riesce ad ascoltare (cosa veramente difficile per chiunque) e si ha un proprio Credo come si afferma, sventolando sempre più religioni personali, giuste, etiche, costruite a puntino dove tutto è concesso. Se veramente si è capito quello che si vuole, se si è cosi avanti, perché dare cosi importanza  a quello che circonda? A ciò che si possa pensare delle proprie azioni? Si dovrebbe vivere pacificamente ed insegnare agli altri piuttosto a ritrovarsi, a continuare la propria vita per come si è e con quello che si ha già, invece che farli sentire cause negative, e già in partenza intolleranti, ma a cosa?  Continua a leggere

Sintomi di un amore malato – Nuovi gruppi religiosi e mancanza di fede (III parte)


NUOVI GRUPPI RELIGIOSI

Per minare ulteriormente le idee generali non dobbiamo dimenticare che la società sta cambiando anche  per il maggior scambio di dati, ed è ampia la varietà di culture che trovandosi a vivere vicine (non sempre in armonia) prendono da noi e danno anche molto di sé. Ma altri sintomi dell’ amore malato non possono spiegarsi in questo caso solo nel fatto certo di immigrazione e convivenze con stranieri in netto aumento, rischiamo di  mettere profondi paletti di pregiudizio mentre come ho detto più volte nei punti precedenti, il pericolo sta nascosto dietro un’ apparenza allettante, persino tranquillizzante, li si annida l’oscuro. In Italia stanno aumentando i gruppi di vario stampo tipo new-age , esoterico, orientale, variazioni del nostro stesso cristianesimo (che possono trarre in inganno), vere e proprie strutture con gerarchie, che per mantenersi oltre agli iscritti (che solitamente lavorano gratis per il bene del loro gruppo e offrono donazioni), organizzano corsi e convegni aperti a tutti e dalle tematiche piuttosto interessanti, volte alla migliore delle intenzioni di bene… per la maggiore lo slogan usato è questo: ritrovare l’armonia in sé stessi. Pratiche rilassanti, musica che è preghiera, colori, gli angeli, parlare con le piante, etc… dove mai può esserci del male?    Continua a leggere

Come straniero in terra straniera 2000

COME STRANIERO IN TERRA STRANIERA 2000.

Descrivere oggi quali siano le realtà che ci circondano sta diventando estremamente difficile, seppure con tali potenti mezzi, a nostra disposizione  e con una maggiore possibilità di rintracciare dati o persone che possono condividere a pieno i nostri bisogni di risposte e informazioni. Pare che l’effetto di tali benefici sia quello di moltiplicare ancor più le domande allontanandoci da ciò che inizialmente aveva creato proprio la spinta verso un certo argomento. Conosco una persona a cui volgo tutta la mia più grande stima, perché ancora giovane fece una scelta: no radio, no tv, no libri impegnativi, giusto per lasciare dentro di se la propria impressione su quello che giorno per giorno viveva di nuovo, ma anche e soprattutto ascoltando le storie degli altri e le loro emozioni. L’esperienza dei cinque sensi e mezzo ci fa spettatori, assolutamente non passivi, l’ empatia umana è quella sensibilità in più che può farci conoscere ogni giorno qualcosa di assolutamente nuovo e non estraneo di noi stessi . Continua a leggere

Cominciare dalla fine del mondo

Chichén Itzá

La ormai conosciuta piramide di Chichén Itzá.

COMINCIARE DALLA FINE DEL MONDO.

Equinozio d’inverno (21.12.2012).

Ovvero l’ultimo giorno del calendario Maya.
Di questa data è da veramente un sacco di tempo che ne sentiamo parlare, ci è sembrata in questo modo, essere  sempre un po’ così: quell’appuntamento beffardo che attendeva lontano. Una sorta di leggenda affascinante e intricata che alcuni esperti più o meno riconosciuti come tali, hanno cercato di spiegarci in molteplici modi anche razionali,  perché no?! Ma in fondo finiti inevitabilmente nelle mani di chi ha preferito renderla una storia per ragazzini, lasciando all’oscuro quella parte saggia che è presente in ogni dove e che comunque è li per poterci insegnare qualcosa.
Questo pezzo della nostra storia è diventato infine una “Parodia” di dati reali, un fatto non ben definito ma pronto a intaccare quel sistema di vita di cui spesso ci lamentiamo, che  poi però quando è giunto il suo tempo,  non riusciamo a lasciare cosi facilmente.

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