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Il diario personale-Il libro più bello

scriverediarioIL DIARIO PERSONALE, IL LIBRO PIU’ BELLO
Pur avendo a disposizione molti mezzi oggi per comunicare e farci conoscere, appare sempre più chiaramente quanto si stia perdendo l’uso di antichi e affascinanti linguaggi, da molto tempo impiegati per raggiungere le persone più importanti, ma anche quelle di cui si sa poco, e a cui vorremmo far capire meglio chi siamo, per ricevere la loro fiducia.
Dove sono andate a finire le care vecchie lettere? Quelle su carta colorata, profumata, a volte stropicciata per il viaggio. Con righe scritte a getto, con cancellature ed errori ma cosi comprensibili, vere, sincere!
Come si può avere il coraggio di chiamare “diario”, una serie di frasi e condivisioni, pari a poche parole soprattutto di commento, al lamentarsi dei soliti problemi, quali il tempo, oppure al mostrare sempre e solo i soliti luoghi comuni, senza seminare alcuno spunto per andare oltre. Si mostra-dimostra e basta, parliamo in realtà molto poco. L’arte dello scrivere dal cuore pare svanita. Ci si commuove sempre meno ascoltando e leggendo,  ci attira la biografia del solito che passa in televisione e prende i soldi dalla pubblicità, mentre ci lasciamo sfuggire il libro più bello mai scritto, la nostra vita e quella di chi ci ha conosciuto davvero.   Continua a leggere

Plagio e Controllo mentale seconda parte

plagio2PLAGIO E CONTROLLO MENTALE-SECONDA PARTE.
Dopo aver aperto diversi interrogativi  sul significato della parola Plagio ai nostri giorni, ed averne indagato un po’ la sua storia, nella nostra cultura, nonché dal punto di vista giuridico, attraverso il post precedente. Vorrei continuare, questa interessante ricerca, per meglio far comprendere come in realtà è molto facile avere a che fare sia con essa che la sua odierna definizione: il controllo mentale. Pur sapendo che fin dagli anni delle grandi guerre mondiali, sono stati fatti studi appositi, per carpire i segreti più profondi delle nostre menti, e poterli poi utilizzare anche in scopi non del tutto chiari e leciti. Nella frenesia delle nostre giornate, non possiamo accorgerci completamente di come sia facile cadere nelle solite trappole. Eppure quante volte sentiamo ci sia qualcosa di non afferrabile, anche nelle scelte e negli atteggiamenti che teniamo. Come mai anche di fronte al catastrofismo manteniamo sempre gli stessi comportamenti? Come mai di fronte all’ingiustizia chiniamo il capo, per poi esasperarci con la rabbia e diventare proprio altre persone?    Continua a leggere

SANTI ED EROI – BIOGRAFIE A CONFRONTO

santi ed eroi

SANTI ED EROI – BIOGRAFIE A CONFRONTO
E’ nata quasi per caso questa idea, ovvero di mettere a confronto di volta in volta, due personaggi apparentemente senza nulla in comune, se non forse la celebrità dei propri tempi. Sono nati e vissuti questi santi e questi eroi, in epoche differenti, gli uni resi noti per le loro qualità interiori, gli altri per il maggior impatto visivo, quello che nel mondo di oggi decreta, quasi ogni tipo di successo. Quando le grandi azioni per essere definite tali, devono filtrare attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, i santi di ieri diventano carta stampata, quindi storielle passate che non hanno più niente da darci, mentre gli eroi del XXI secolo sono un mito tuttora vivente, di cui sappiamo ben poco, ma in grado di ammaliarci, influenzare i pensieri, creare mode ed ideali. Il tutto ben condito da effetti speciali è questo che li rende cosi reali?
Dopo una piccola riflessione sulle differenze tra i personaggi famosi di ieri e di oggi, partirò con il primo confronto biografico. Tra Dynamo (il grande illusionista “mago”) e Bakhita (la piccola moretta). Tra le casualità degli abbinamenti, si possono trovare non poche spiegazioni sul nostro modo di concepire la realtà.                             Continua a leggere

La generazione JEDI

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LA GENERAZIONE JEDI
Prendo l’assoluto esempio di Star wars , per parlare di quei mondi e in questo caso persino interi sistemi di galassie, che sono stati creati dalla nostra grande immaginazione, e in qualche modo hanno avuto un forte impatto anche nella realtà. Tutta la generazione degli adulti di oggi, si può definire una generazione Jedi, compresi quelli che non si sono mai neppure avvicinati ai ben 6 film della saga. Tutti hanno subìto in qualche modo la sua influenza, ed ora a distanza di circa 37 anni, quando ormai dovrebbe sfiatare l’eco di questo grande successo, tornerà invece  a gran voce a farsi ricordare ma anche conoscere cosi dalle nuove generazioni,  questo almeno fino al 2020 con altri film, libri, giochi, e conseguenti prodotti non solo commerciali ma pure culturali.
Ma perché in passato questa storia ebbe cosi tanto successo? Cosa ancora può darci nel nostro presente? Qual è la formula che rende un genere di fantascienza, neppure tanto umanistico, cosi importante per la nostra storia, e cosi tanto fonte di ispirazioni  in ogni campo?     Continua a leggere

IL MONDO DI BABELE. Nuovi linguaggi e maggiori distanze tra noi

babelemoderna1IL MONDO DI BABELE. NUOVI LINGUAGGI E MAGGIORI DISTANZE TRA NOI
Già dal titolo si può capire quello di cui voglio parlare in questo post.
La storia presa in considerazione per un argomento tanto grande, non poteva che arrivare dal libro dei libri: LA Bibbia.  Non limitiamoci certi momenti di riprenderlo in mano e sfogliarlo anche a caso, è un fulcro volenti o nolenti, da cui nasciamo. Certo, in alcuni punti può giungere al massimo della nostra comprensione umana, per il suo lato fantastico, ma può anche essere talmente crudo e fin troppo dettagliato quando si riferisce all’indole più vera dell’uomo. Bisogna riconoscere certe storie da cui dipende la nostra cultura come una chiave preziosa, per aprire la mente, fino ad arrivare nel più profondo di chiunque, senza distinzioni. La famosa Torre di Babele la possiamo trovare ancora tra le prime pagine, subito dopo la fine del diluvio universale, si parla di un epoca dove l’uomo è tornato forte, domina su tutto, specialmente su se stesso, è quindi il suo lato più ambizioso ed egoista a prevalere. Dio in questo momento di ricrescita viene considerato un pari, come una persona raggiungibile, da poter sfidare senza alcun timore. L’uomo allora si stava moltiplicando sempre più, con gli spostamenti, comincia  ad unirsi con chi incontra nei suoi viaggi, formando un gruppo unico e compatto. Ma gli intenti che stavano dietro a questa nuova unità però non erano buoni, cosi cominciò per mano divina la sua dispersione.           Continua a leggere

1000 Modi per Morire e far morire il “buon” horror.

fumetti horror

1000 MODI PER MORIRE … è il titolo di un programma tv statunitense, uscito circa nel 2008 ma che da noi sta attualmente ripassando sui canali digitali ogni notte. Un titolo che sembrerebbe quasi un invito, a una via di fuga per non dover più sopportare, un mondo di sofferenza e impossibilità nel poter cambiare le cose. In un certo senso è cosi.  Composto ogni puntata  di numerosi piccoli episodi che si dichiarano come fatti assolutamente reali e certificati (da chi?), dove la morale finale è uguale per tutti: non compiere lo stesso stile di vita dei protagonisti (sono inclusi ogni genere di vizi capitali), altrimenti andrai incontro alla morte più cruenta! E’ indubbiamente una falsariga delle vecchie storielle macabre satiriche,  narrate da mostriciattoli tipo Creepy, che noi abbiamo meglio conosciuto a fine anni ‘80 e primi ‘90 come lo Zio Tibia. Insomma per “vendere” ci stanno riproponendo un genere da 5 stelle (ma ormai datato) diretto e sceneggiato da grandi nomi quali George A. Romero e Stephen King, come uno squallido articoletto di giornale di cronaca nera misto al Gossip ciarlano-paesano più maniacale, puntato a carpire i segreti di quel vicino di casa dalla faccia cosi pulita e che sembrava tanto bravo.
Questo voler trasformare le nostre paure più inconsce come un dato di fatto, una normalità di ogni giorno, toglie tutto ciò che ha significato fino ad ora la fantasia, il piacere di avventurarsi nell’oscuro, scoprendo che come un incubo infine è destinato a svanire, il più delle volte (meno male) scoprendosi più forti del nemico numero 1: LA PAURA.          Continua a leggere

La PSICOSTORIA e i viaggi mentali nel tempo

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LA PSICOSTORIA E I VIAGGI  MENTALI  NEL TEMPO.

TORNARE INDIETRO CHI NON LO VORREBBE?
Almeno una volta nella vita ognuno di noi si è trovato a dire, che se fosse tornato indietro forse le cose “ora”, andrebbero meglio. Siamo succubi naturalmente di idee e sogni mentali, magari mentre ci accorgiamo di non
essere arrivati a quei sogni tanto cari. Quando dopo tanta strada , siamo stanchi e rivediamo nel passato alcune soluzioni scartate, o meno coltivate di come effettivamente si doveva. E’ facile che adesso, già maturi, e dopo tante prove, ricerche, sconfitte, forse finalmente diamo colpa un po’ non a eventi ma a noi stessi; non è male farsi esami di coscienza, ma troppo crudelmente buttiamo forse via, scelte e battaglie davvero intraprese con il cuore.
Di momenti difficili ne è piena la vita, ed altre volte già ci siamo sentiti cosi, di stare ricominciando, ma era forse meglio non cominciare proprio ancora prima? Lasciare perdere? Prendere un’altra strada?
Ora ci è tutto più chiaro, ma ci sono voluti anni per giungere a queste risposte. Però forse dovevo … troppo spesso ce lo diciamo! Sia prendere che non prendere decisioni fa di questo una scelta.          Continua a leggere

Aumentano le domande sbagliate: quelle senza risposta!

Cosa se ne fa una scimmia di una rosa?

ALLA RICERTA DELLA VERITA’ (ALMENO NON  PSEUDO)

1. LA PRESA DI COSCIENZA.

AUMENTANO LE DOMANDE SBAGLIATE: QUELLE  SENZA RISPOSTA!
E’ insito in noi esseri umani, porsi fin dai primi passi, delle domande. Immaginiamoci nuovamente dei bambini, che non sanno parlare, che devono ancora vedere tutto del mondo. Si comincia  per l’appunto dalle priorità, dobbiamo riconoscere i bisogni del nostro corpo, capire cosa si debba fare per rispondere alle sue chiamate. Non abbiamo altra alternativa se non osservare  i “grandi”, fare associazioni, ripetere  lo stesso appena ci è possibile. Fondamentalmente si apprende ciò che poi servirà a sopravvivere.
Tutta la prima fase della nostra vita è una vera e proprio scoperta: si guarda, si tocca, si assaggia, si prova e si sbaglia… c’è sempre vicino a noi una o più figure che ci danno aiuto, calore, affetto. Siamo fragili ma non conosciamo paura. E non possiamo neppure concepire comportamenti sbagliati, dettati da malizia , o malafede, ne tantomeno quel puro piacere, più o meno inconscio e perverso che provano alcune persone nel farsi del male, ma soprattutto fare del male.
Quello che facciamo in quei primi anni è prendere esempio, siamo tutto sommato animali che usano troppo il cervello (meno del 10%?), e neppure ricordano che cosa sia l’istinto; voglio ancora citare il libro di Pierre Boulle, quel Pianeta delle scimmie di cui ripensiamo forse di più all’aspetto fantastico dei personaggi nei film, i trucchi, l’ arditezza  nel concepire visivamente, un vero e proprio mondo parallelo, dove gli animali domestici prendono il nostro posto nella scala evolutiva, mentre chi è in gabbia o al guinzaglio siamo noi.                        Continua a leggere

Credere ancora nella giustizia dell’ uomo?

CREDERE ANCORA NELLA GIUSTIZIA DELL’UOMO ?
Ci sono molti argomenti di cui vorrei parlare questi giorni, continuando quella ricerca dei sintomi che dovrebbero rendere consapevoli tutti noi che quel “qualcosa”, che sentiamo dentro non andare come dovrebbe, è fondamentalmente lo scontro tra i nostri veri bisogni, e ciò che crede invece la testa, in base a proprie esperienze, certo, ma comunque che vanno a nozze con i luoghi comuni e quel passa parola che aleggia impalpabile, quella “voce” che incessantemente ci parla in filodiffusione, e ci dice: <<Tu sei cosi!>> <<Tu devi essere cosi!>> <<Tu sei diverso>>      << Tu vali molto di più degli altri>> <<Tu non meriti questo>> << Tu… Tu e solo Tu…>>. Come uno scrittore che mette molto di sé nelle sue storie, nei suoi personaggi, oggi non a caso mi fermo un attimo a riflettere sulla parola giustizia, di come troppe volte si vanno a dare colpe dove si potrebbe trovare conforto, mentre si continua a sbagliare e impantanarsi dentro il gioco perverso, di “potere” e “denaro”.
Logico che per alimentarsi questo tipo di sistema (dove siamo dentro fino al collo), prepari trappole, inganni, nuove forme di approvvigionamento a scapito di chi realmente muove gli ingranaggi (NOI ossia TU), con la forza fisica, le speranze, le azioni quotidiane per avere accesso ai bisogni primari, ma  anche buoni (e meno buoni) propositi comunitari possono produrre.        Continua a leggere

Il tema dell’ AUTOGUARIGIONE

IL TEMA DELL’ AUTOGUARIGIONE.

Autoguarigione. Se ne sente sempre più parlare, ma precisamente ora in un mondo dove tutto sembra possibile, dove come già avevo accennato nel post precedente, tanti, troppi sembrano essere diventati, mercanti di bellezza, di buoni consigli per essere al top, ma soprattutto detentori della soluzione ad ogni tuo problema. Dove c’è sempre una risposta pronta, che ti viene confezionata e raffazzonata in boccette e scatoline dorate, con un suo prezzo. Sentirci dire riguardo le malattie  che è una condizione completamente  o in parte  fatta e disfatta dalla nostra sola forza del pensiero, be pare proprio un colpo gobbo.
Finisce per diventare una voce in più, spersa tra mille notizie che ogni giorno ci raggiungono, grazie anche all’aiuto dei molti mezzi  a nostra disposizione, ma secondo me che meriterebbe più attenzione. Il significato di questa nuova parola ci arriva come ovattato, senza molto peso, daltronde siamo da anni subissati dalle tante nuove discipline di rilassamento, o di rinnovamento energetico,  con matrici  forti di  essenza pseudo-religiosa, dove il messaggio finale è che il centro del tutto sei tu stesso.
L’autoguarigione, più che una scoperta scientifica, possiamo a un primo impatto , forse percepirla come uno scendiletto caldo, per discipline di meditazioni tipo lo  yoga, l’ennesima onda new-age che ci vorrebbe padroni assoluti del nostro destino.  Si certo molte definizioni , possono far sembrare, magari qualcuno usa questo nuovo tema anche per catturare l’attenzione, visto che siamo sempre più “malati” e bisognosi di venire illuminati di vera saggezza, ma come in ogni cosa c’è sempre il suo briciolo di realtà e quello di manipolazione più o meno voluta, per scopi tutt’altro che altruisti.              Continua a leggere